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Cronaca

Terremoto, destinato a morire in canile: la nuova vita di Gino

Ad adottarlo la Presidente Nazionale LNDC: «l’adozione di un cane anziano è un’esperienza unica, non meno entusiasmante dell’adozione di un cucciolo»

La Presidente Nazionale LNDC apre le porte di casa ad un cane di 14 anni che, purtroppo, era destinato a finire la sua esistenza in canile. Rosati: «l’adozione di un cane anziano è un’esperienza unica, non meno entusiasmante dell’adozione di un cucciolo, anzi forse di più. Diamo una chance a chi non ne ha».

Ora si chiama Gino ed ha trovato adozione entrando dalla porta principale, nella casa della Presidente nazionale di LNDC. Racconta Piera Rosati: «Ho incontrato sul mio cammino questo piccolo cane durante una missione in zona sismica per dare soccorso agli animali e portarli in sicurezza con i nostri insostituibili volontari di Camerino. Anziano e malato, in un attimo ci siamo attivati per accoglierlo immediatamente al caldo presso la nostra casetta d’appoggio in zona sisma e lo abbiamo chiamato Gino».  In seguito la Presidente dell’Associazione lo ha portato a casa con sé prima di farlo ricoverare per ricevere adeguate cure veterinarie per patologie cardiologiche e tumorali. A breve dovrà tornare in clinica per rimuovere le masse tumorali che occupano il cavo orale ma con la consapevolezza che tornerà tra le braccia di persone che lo amano, in una vera casa, e in compagnia di altri undici quattro zampe che, come lui, anziani o malati, hanno finalmente tutto l’amore che meritano.

«Uno dei tanti episodio che ci tocca il cuore – spiega Piera Rosati – perché di Gino ce ne sono ancora tanti, troppi, nel nostro Paese. Cani anziani e malati lasciati al loro destino o ancora rinchiusi nei canili dove hanno trascorso la vita o, abbandonati perché ormai vecchi, finiranno la loro esistenza.  Quando si decide di adottare un animale, e si entra in un canile, i cani anziani, spesso, sono invisibili. Spesso rimangono nella penombra dei loro box, probabilmente perché si sono rassegnati a quella vita e non sperano più di realizzare il loro sogno: quello di poter avere una casa e l’affetto di una vera famiglia. Facciamo si che questo sogno si avveri e diventi una incantevole realtà. Adottare un cane anziano è un’esperienza unica, significa essergli a fianco nel momento in cui lui ha più bisogno, significa dare una chance a chi non ne ha».

Nei rifugi di tutta Italia ci sono tanti cani anziani che rischiano di finire i loro giorni senza conoscere il calore di una casa o l’affetto di una vera famiglia perché purtroppo la maggior parte delle persone preferisce il cucciolo. Eppure l’adozione di un cane anziano può essere forse più breve in termini di tempo trascorso insieme a noi ma sicuramente non meno intensa e coinvolgente, anzi forse anche di più. Per questo, con l’arrivo dell’inverno, LNDC riparte con la la campagna “Aggiungi un Nonno a Tavola” dedicata all’adozione dei veterani, dato che questi vecchietti – seppur in moltissimi casi parecchio arzilli – sono particolarmente vulnerabili al freddo e hanno bisogno di un riparo caldo dove potranno trascorrere serenamente la loro vecchiaia e rinascere a nuova vita.

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