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Cronaca

L'eroe di The Cove ad Ancona: «Facciamo un centro di cura per delfini sul Conero»

Richard O'Barry, uno dei protagonisti del documentario contro la caccia ai delfini di Taiji, Oscar 2010, ha incontrato oggi l'assessore regionale Angelo Sciapichetti su proposta della CetaceaSound di Ancona

Boe galleggianti, reti mobili in un tratto di mare lungo la costa del Conero. E la possibilità per le nostre spiagge di diventare un Centro per la cura e la reintroduzione in libertà dei delfini spiaggiati. È l'argomento trattato durante l'incontro tra Richard O'Barry, esperto degli splendidi cetacei e protagonista insieme a tanti altri del documentario, premio Oscar 2010, The Cove che ha denunciato la caccia dei delfini nel parco nazionale giapponese di Taiji, e l'assessore regionale all'Ambiente Angelo Sciapichetti.

O'Barry è considerato un esperto indiscusso. Negli anni '60 è stato l'addestratore di Flipper, il delfino protagonista della famosa serie tv. Ha abbandonato il lavoro dopo che Kathy, il cetaceo che interpretava Flipper, si è “suicidato” per lo stress dell’addensamento, inabissandosi in mare e smettendo di respirare. Da allora O’Barry ha abbandonato il lavoro e si è dedicato alla protezione di questi mammiferi.

Su proposta della CetaceaSound Ancona, l'americano è venuto nelle Marche per una serie di sopralluoghi di fattibilità. Il Blue Dolphin Freedom, come si è pensato di chiamare la struttura, ospiterebbe al massimo quattro cetacei e potrebbe essere rimosso o riposizionato a seconda delle necessità. Sciapichetti si è detto interessato "a quella che si prospetta come una vera e propria clinica del delfino, potenzialmente in grado di implementare e integrare le attività della Rete per la salvaguardia delle tartarughe spiaggiate e operativa dal 2010, ampliandola al recupero dei grandi cetacei. L’idea progettuale è buona, attendiamo la documentazione di fattibilità, da condividere con le istituzioni interessate e coinvolte”.

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