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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dai massaggi ai riti vodoo, fisioterapista nel mirino di una cliente: «Un'estate d'inferno»

La donna si sarebbe invaghita del professionista durante i massaggi terapeutici: a processo anche il presunto complice per un furto su commissione

«Non ci lasciava in pace, abbiamo avuto davvero paura: è stata un’agonia». L’ha ripetuto più volte al giudice il fisioterapista divenuto bersaglio di una stalker che si era invaghito di lei durante le sedute di massaggi terapeutici.

Cinque mesi d'inferno 

Nella sua lunga deposizione il professionista ha ripercorso i 5 mesi d’inferno vissuti a causa della 50enne falconarese che ha preso di mira lui e la fidanzata (assistiti dagli avvocati Settimio Honorati e Roberta Dardani), nell’estate del 2017. Un’escalation di atti persecutori: prima i mazzi di fiori, lasciati a casa o sul parabrezza dell’auto, poi le lettere d’amore, sempre più frequenti, sempre più inquietanti. L’amore si è trasformato ben presto in un corteggiamento morboso: la stalker avrebbe fatto di tutto per allontanare il fisioterapista dalla sua compagna. E ci stava riuscendo perché i litigi tra i due non sono mancati a causa di quelle lettere, alcune delle quali scritte da una presunta fattucchiera (probabilmente sempre lei, la cliente innamorata) con tanto di incantesimi e riti vodoo. Un giorno a casa della vittima è arrivato perfino un plico con dentro una camicia e gli indumenti intimi suoi e della fidanzata (forse rubati dalla loro auto), tagliuzzati e imbrattati con croci dipinte di rosso.

Il furto e l'incendio 

«E’ stato un periodo difficilissimo, non riuscivo più nemmeno a lavorare» ha confessato il fisioterapista al giudice nell’udienza celebrata ieri in tribunale. In aula c’era anche l’imputata, difesa dagli avvocati Matteo Bettin e Alberto Bordoni: è rimasta in silenzio, verrà ascoltata nel febbraio prossimo insieme al presunto complice, un romeno di 40 anni (difeso dall’avvocato Nicoletta Pelinga) sospettato di essere stato assoldato dalla donna e averla aiutata a vendicarsi dell’amore non corrisposto. Per ora è accusato solo di furto: avrebbe rubato una telecamera privata, dopo aver tentato di intrufolarsi nella sua villa. Era il 19 luglio 2017: per l’accusa, fu un furto su commissione perché l’imputata era con lui, a giudicare dai tabulati e dalle celle telefoniche. In quella stessa notte, un paio d’ore dopo, scoppiò un incendio nella tenuta agricola della compagna del fisioterapista: qui non ci sono prove certe (solo un’auto sospetta ma poco visibile ripresa da una telecamera), ma per gli avvocati delle vittime la mano fu la stessa, quella del rom ingaggiato dalla stalker folle d’amore. 

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