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Cronaca

«Quel logo è sessista», scoppia la polemica sul ristorante anconetano

Divampano sul web le polemiche per il logo del ristorante anconetano "L'amo in bocca". Per alcuni si tratta di un'immagine sessista e subito piovono sui social le recensioni negative

E' esplosa improvvisa la polemica nei confronti del ristorante anconetano "L'amo in bocca", colpevole secondo alcuni di aver scelto un logo sessista a rappresentare l'immagine del proprio locale. Una polemica nata solo di recente, nonostante l'attività, gestita dal titolare Marco Paolucci, sia stata aperta da circa due anni. Il logo scelto dal ristorante di via Sandro Totti non è andato giù a molti cittadini, che hanno manifestato il proprio sdegno scrivendo recensioni negative e commenti sulla pagina Facebook del locale. Tra questi quello di Giuseppina che scrive: «Il vostro logo è vergognoso, non mangerei da voi nemmeno se lo regalaste», oppure Annamaria che minaccia migliaia di recensioni negative: «Se non levate l'immagine sessista della bocca di donna temo che dal gruppo a cui appartengo (6700 iscritti) contro la pubblicità sessista vi arriveranno recensioni negative, perchè così alcuni hanno fatto in passato con casi simili. Un'iscritta ha segnalato la vostra immagine, molto svilente per le donne». Linda afferma che «il logo non è solo sessista, è una immagine violenta e sembrate non rendervi conto della vostra scelta. L'amo in bocca a chi? Ad una donna?». Stesso ragionamento per Daniela «Il vostro logo è una pubblicità sessista inaccettabile» e Rosa: «Spero che le persone (non solo le donne) intelligenti non abbocchino e che non mettano piede in un locale che usa mezzi simili per farsi pubblicità». 

Commenti pesanti uniti a recensioni negative che sicuramente danneggiano l'immagine del locale. Nella serata di ieri è arrivato lo sfogo del titolare, tramite un post sulla pagina Facebook: "Hai voglia di fare, hai il coraggio di aprire un'attività in Italia oggi come oggi dove devi lottare quotidianamente per "galleggiare": tutto questo mi sta più che bene. Metti il massimo dell'impegno, ti fai il "mazzo" sette giorni a settimana, cerchi di mantenere un'immagine pulita di te e del tuo locale, cerchi di inventarti ogni giorno un piatto nuovo o una ricetta che funzioni... ma tutto questo non è sufficiente. In un bel pomeriggio a caso (oggi...) ti arriva su facebook prima un post in cui ti accusano che il "logo è vergognoso" e poi un messaggio in privato dove ti "minacciano" in stile mafioso di "cambiare l'immagine" per non incorrere in spiacevoli recensioni negative "gratuite". Ora io mi sto domandando: è così volgare il logo de L'amo in bocca? Cosa spinge un manipolo di donne "estremiste" a disturbare una povera persona che c'ha voglia di lavorare e basta?"

Sui commenti al post sono stati in tanti a prendere le difese del locale che, increduli per le polemiche sul sessismo, hanno invece apprezzato la scelta stilistica del logo. Andrea parla di «polemica assurda e logo molto carino». Sonia afferma che «Sono altre le cose che sviliscono le donne» mentre per Alessandra: «Per arrivare a certi pensieri qualcuno è in malafede. Io vedendo il logo ho pensato chissà se si mangia bene, devo andarci». C'è poi chi è già stato al locale come Maria Vincenza: «Sono stata a mangiare a L'amo in bocca e si mangia benissimo. Il logo lo trovo simpatico e sinceramente a me fa pensare al buon cibo, senza trovarci del sessismo». «Siamo aperti da due anni - conclude il titolare del ristorante - e solo di recente sono arrivati questi attacchi che ledono l'immagine del locale. L'amo in bocca è un gioco di parole che richiama l'amo perchè siamo un ristorante di pesce, poi c'è il nome del locale ed una bocca di donna che oltre al mangiare rappresenta il chiacchierare. Non c'è niente di sessista e sono tutte cose positive e non capisco perchè la polemica sia arrivata solo ora. Per fortuna ci sono tanti anconetani che ci hanno difeso ed ora sto pensando di querelare le persone che ci hanno insultato»

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