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Cronaca

Prefettura, siglato il protocollo di legalità: Comuni uniti contro le infiltrazioni criminali

Hanno aderito 14 Comuni oltre alle associazioni di categoria e le preziose forze dell'ordine. Questa mattina il protocollo è stato siglato in Prefettura ad Ancona

Il Prefetto Darco Pellos ha sottoscritto questa mattina il Protocollo d'intesa per la legalità, lo sviluppo del settore ricettivo-alberghiero e nelle attività economico-commerciali e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale, cui hanno aderito 14 Comuni (Ancona, Castelbellino, Cupramontana, Fabriano, Genga, Loreto, Jesi, Montemarciano, Numana, Osimo, Senigallia, Serra de’ Conti, Sirolo e Staffolo) e le Associazioni di categoria operanti nei settori interessati: Confindustria Ancona, Confcommercio Marche centrali, Confapi, Confesercenti Marche, Confartigianato imprese, Confederazione nazionale artigianato. «Il protocollo è finalizzato a verificare tutti i passaggi di proprietà e che quindi si rapporti con le autorità locali, con i sindaci e le associazioni di categoria. Così da segnalare qualsiasi tipo di infiltrazione. Dal momento in cui l'attività viene ceduta vogliamo sapere a chi viene ceduta e che tipo di precedenti ha questa persona. Noi vogliamo un'economia di tipo sano nel territorio». Il Prefetto specifica come «ad Ancona non ci siano situazioni di illegalità» ma che, proprio per questo «è importante tenere le antenne dritte». 

Il documento prevede il potenziamento degli strumenti di prevenzione amministrativa antimafia nei settori commerciali ed imprenditoriali maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni criminali a causa delle conseguenze prodotte dalla emergenza sanitaria che ha determinato una contrazione dei consumi e carenza di liquidità per le imprese. In particolare tutte le autocertificazioni prodotte a corredo delle Scia (segnalazione certificata di inizio attività) di nuove aperture, subingressi o variazioni relative ai settori coinvolti saranno assoggettate alle verifiche richieste per il rilascio dell'informazione antimafia attraverso la consultazione della Banca dati nazionale Antimafia. «Le parti sottoscrittrici si impegnano a costruire un circuito informativo virtuoso che consenta di rilevare con tempestività le variazioni degli assetti proprietari e denunciate alle Forze di polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta  o anomalia che possa distogliere le imprese dal percorso legale di accesso al credito o ai finanziamenti pubblici». 

Il Prefetto ha espresso il proprio compiacimento per la sensibilità manifestata dalle associazioni di categorie e le amministrazioni locali che hanno aderito all’iniziativa che contribuisce ad incrementare i presidi di legalità in un periodo in cui l’economia della Provincia esprime significativi segnali di ripresa. Alla conferenza anche il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Carlo Lecca e il comdandante della guardia di finanza Ciro Castelli del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona. Presente il questore di Ancona, Cesare Capocasa che ha dichiarato: «Bisogna che il protocollo, una volta firmato, trovi attuazione. Dobbiamo mettere in condizione di lavorare serenamente gli imprenditori. Si lavora bene quando c'è presidio del territorio e tutela». 

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