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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

La valle dei polli è ad Ancona, sono 133 gli allevamenti: insorgono i comitati

Le Marche sono la sesta regione in Italia per numero di capi e strutture. Nel territorio sono 133 gli allevamenti, per un totale di 4,1 milioni i polli

La valle dei polli è nella provincia di Ancona. Secondo l'Anagrafe nazionale zootecnica nelle Marche sono sono ben 133 allevamenti, di cui 59 solo nell'anconetano, per un totale di 4,1 milioni di polli a ciclo. A scriverlo è la collega Luisiana Gaita, sulle pagine de Il Fatto Quotidiano. La nostra regione è la sesta in Italia per numero di capi e strutture, la cui consistenza media è quadruplicata dal 1970 ad oggi. Il 64% della produzione è concentrata nella provincia di Ancona, in particolar modo nei territori della Vallesina e della Valle del Musone, dove si possono trovare 11 allevamenti ed una produzione stimata di 11 milioni di polli l'anno. Dati che mostrano come il nostro territorio sia il vero fulcro della produzione, con 5,3 polli per abitante, contro una media nazionale di poco più di un pollo a testa. 

Il biologico e gli allevamenti

Nella provincia di Ancona si allevano con il biologico 269.302 capi a ciclo su 4,1 milioni. A parlarne è anche Andrea Tesei, residente a Monte Roberto, che al Fatto Quotidiano ha raccontato come: «Senza considerare i soccidari, che farebbero abbassare ancora di più la media non si arriva al 7%, neppure prendendo in esame solo gli 11 allevamenti principali, tutti di proprietà di Fileni o comunque riconducibili a società in cui il gruppo possiede una quota, come la Cbm (ne controlla il 25%)». Sempre Tesei ha raccolto i dati su superfici, numero di polli di tutti gli allevamenti e numero di capannoni. L'allevamento intensivo di San Marcello conta 1,1 milioni di polli l'anno, seguito dai 5 di Jesi dove spiccano quelli di Ponte Pio (1 milione di polli) e Piandelmedico (1,8 milioni e oltre 275mila di biologico). C'è anche il Centro di Ripa Bianca (2 milioni di polli), Santa Maria Nuova dove se ne producono circa 297mila, Falconara (circa 2 milioni tra biologico e non) ed Osimo che conta due allevamenti, con una produzione stimata di poco meno di 1,5 milioni di polli l'anno. 

Insorgono i comitati

Solo nell'ultimo periodo sono due i comitati che si sono costitui: si tratta del Comitato Salva Cingoli ed il Comitato Ambiente Vivo Valcesano, che protestano contro la costruzione dell'allevamento intensivo a San Lorenzo in Campo. I cittadini protestano e denunciano, cercando di mettere i bastoni tra le ruote alle società che gestiscono gli allevamenti intensivi. Tra queste anche Fileni che però si è difesa dalle accuse sottolineando di aver messo a dimora oltre 7mila arbusti tra ulivi, allori e lecci per mitigare ulteriormente l'impatto degli allevamenti intensivi sull'ambiente. Si, perchè oltre all'annoso problema di come gli animali vengano cresciuti ed uccisi, c'è anche quello riguardante la salute dei cittadini. A raccogliere l'appello dei residenti è stata l'associazione Compassion In World Farming che ha raccontato le storie di alcuni di loro. «Ci sono cittadini costretti a chiudersi in casa quando la puzza è troppo forte ed in alcuni casi sono finiti al pronto soccorso per irritazione agli occhi». Sempre secondo l'associazione sarebbe auspicabile che nelle Marche fossero privilegiati dei sistemi di allevamento molto più rispettosi del benessere animale, come quelli biologici e all'aperto «per tutelare sia il benessere degli animali che la salute e la qualità di vita delle persone».

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