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Cronaca

Minaccia il padre con un coltello, poi lo prende a pugni: rinchiuso in carcere

L’indagine della Squadra Mobile ha permesso di accertare gravi aggressioni compiute dall’uomo anche nei confronti della sorella

Calci e pugni alla sorella e al padre, minacciato anche con un coltello. É finito in carcere un tunisino di 32 anni accusato di maltrattamenti in famiglia.

Ieri sera gli agenti del commissariato di Jesi e della Squadra Mobile sono andati a prenderlo in una casa di cura,  dove si trovava ai domiciliari dopo un precedente arresto, per condurlo a Montacuto a seguito di un’ordinanza emessa dal gip. Il provvedimento nasce da un’indagine coordinata dalla Procura di Ancona a seguito di gravi episodi avvenuti tra giugno e agosto a Collemarino, che hanno comportato l’intervento delle Volanti per sedare violente aggressioni, alcune denunciate in seguito dai familiari dell’uomo.

In particolare, il padre ha raccontato di essere stato minacciato in un’occasione con un lungo coltello dal figlio che, senza motivo, l’ha presi a calci e pugni. Anche la sorella del tunisino ha denunciato un’aggressione avvenuta a giugno, nella quale ha riportato gravi lesioni. La repentina attività di indagine condotta dalka Squadra Mobile ha permesso di ricostruire la vicenda di violenze e maltrattamenti e raccogliere prove che hanno portato il tunisino in carcere.

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