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Cronaca

Operaio morto in autostrada, ripartito il cantiere: indagate quattro persone

La galleria Montedomini è ancora sotto sequestro da parte della Magistratura ed i lavori in corso riguarderanno invece la realizzazione della terza corsia. Intanto sono stati inviati gli avvisi ai quattro indagati per l'ipotesi di omicidio colposo

ANCONA - Dopo circa 36 ore dalla morte di Emanuele Sparapani, questa mattina sono ripartiti i lavori nel cantiere dell'A14, tra Ancona Nord e Sud.

La galleria Montedomini è ancora sotto sequestro da parte della Magistratura ed i lavori in corso riguarderanno invece la realizzazione della terza corsia. E' proprio nella galleria che nel pomeriggio di mercoledì ha perso la vita Emanuele Sparapani, l'operaio 34enne della New Edil, morto dopo essere stato schiacciato da un pompa spara cemento.

In queste ore sono in corso le indagini da parte del Pm Andrea Laurino, mentre l'autopsia sul corpo del giovane di Apiro verrà eseguita domani mattina, all'ospedale regionale di Torrette, intorno alle ore 10.00. Il Pm ha inviato in giornata gli avvisi agli indagati per l'ipotesi di omicidio colposo con l'aggravante della violazione delle norme a tutela della sicurezza sul lavoro. Ad essere indagati, oltre ai rappresentanti legali delle due ditte coinvolte (per la New Edil e per l'azienda proprietaria della Pompa), anche il conducente che guidava la pompa che avrebbe poi travolto il povero Sparapani.

Si sta cercando di ricostruire la dinamica degli eventi per chiarire cosa possa essere andato storto. I funerali della vittima non sono stati ancora fissati.

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