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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Da Ancona alla Grecia, 400 ragazzi in partenza. La Farnesina: «C'è rischio sanitario»

Questo l'avvertimento da parte degli Esteri in vista del viaggio di 400 ragazzi che il prossimo 23 luglio partiranno per la Grecia. Il rischio è dover pagare di tasca propria spese mediche ed isolamento

«Attenzione ai viaggi studio per i ragazzi, in Grecia c'è rischio sanitario. Ad oggi, in molte isole greche, la presenza di viaggiatori stranieri risultati positivi al Covid è significativa e sta comportando rallentamenti e difficoltà alle autorità sanitarie». A scriverlo è direttamente la Farnesina che nella giornata di oggi ha inviato una lettera all'agenzia che sta organizzando il viaggio di 400 ragazzi. Saranno proprio loro il prossimo 23 luglio ad arrivare al porto di Ancona, per poi imbarcarsi verso la Grecia.

L'Unità di Crisi ha inviato quindi agli organizzatori una lettera in cui si parla dei rischi legati allo spostamento: «Abbiamo appreso dalla nostra Ambasciata ad Atene di un imminente viaggio, organizzato dalla vostra società, per un gruppo di 400 ragazzi di nazionalità italiana, in partenza il 23 luglio da Ancona, con arrivo a Corfù. A partire dalla prima decade di luglio, come vi sarà senz’altro noto, si sono registrati in tutto il mondo casi di connazionali risultati positivi al test Covid-19, con conseguente isolamento, presso strutture locali, sia dei soggetti positivi che dei contatti di questi ultimi, in base a quanto previsto dalle normative locali. Questo fenomeno sta interessando, in particolare, giovani che, spostandosi insieme in grandi numeri, sono inevitabilmente, più esposti al rischio sanitario derivante dalla convivenza e dalla condivisione che sono il presupposto di questo tipo di viaggi».

«In base alle informazioni forniteci dalla nostra Ambasciata ad Atene, per la normativa greca, laddove risultasse impossibile, per temporanea indisponibilità delle strutture, il trasferimento dell’interessato presso un Covid-hotel, i costi della permanenza in Grecia per il periodo di isolamento sarebbero a carico del viaggiatore, così come quelli del test a cui sottoporsi al termine della quarantena. In questo scenario, i margini di intervento della Rete diplomatica sono minimi. Come ricordato su ViaggiareSicuri.it e sul portale Esteri.it, stante il perdurare, in tutto il mondo, dell’emergenza sanitaria causata da COVID-19, tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. In particolare, i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità di risultare positivi ai test Covid-19 o di essere individuati come contatti di positivi. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova».

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