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Cronaca

Immigrazione: "L'ex Tubimar possibile centro di smistamento profughi"

A dare la notizia il consigliere FI Daniele Berardinelli, preoccupato dei rischi che una struttura del genere, situata in porto e in grado di ospitare oltre 300 profughi, potrebbe avere sulla cittadinanza e sui turisti

L'ex Tubimar come possibile centro di smistamento profughi. Si tratta di una ex azienda ora di proprietà dell'Autorità Portuale che si trova tra la Mole Vanivitelliana e Marina Dorica, quindi in centro. L'ex Tubimar potrebbe accogliere eventuali sbarchi di oltre 300 profughi. 

Per far fronte a questa possibilità e quindi all'arrivo di barche cariche di disperati, la Prefettura ha incontrato l'Autorità Portuale, l'Asur, la Marina Militare, la Questura, la Regione e il Comune per individuare una struttura adeguata a rispondere all'emergenza. Il piano è coordinato dalla Prefettura che riceve indicazioni dal Ministero nell'ambito di Mare Nostrum. Poco tempo fa si parlava dell'arrivo di 380 profughi, ma Ancona non aveva una struttura in grado di accoglierli e quindi sono stati smistati a Brindisi. 

La notizia è stata confermata in Consiglio Comunale dall'assessore alle Politiche Sociali Emma Capogrossi che ha risposto ad un'interrogazione del consigliere FI Daniele Berardinelli. «Ad Ancona è in corso l'allestimento di un centro di smistamento profughi nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. E' assurdo che si possa pensare di realizzare una struttura del genere nel pieno centro di un capoluogo di regione come Ancona con tutti i turisti che vengono e che passano attraverso il nostro porto- commenta  Berardinelli- Sappiamo come in altre realtà, i profughi tentino di fuggire da questi centri. Credo che sia una scelta scellerata, vergognosa e che purtroppo dovrà destare preoccupazione per i cittadini di Ancona».

Ma a preoccupare Berardinelli è anche l'esplosione di possibili contagi dovuti a malattie gravissime, come l'ebola. «Un'operazione del genere sarebbe disastrosa per la nostra città. Mi auguro che venga individuata un'altra zona all'interno del territorio comunale, più isolata e più facile da controllare- afferma il consigliere FI-.  E nonostante ci debba essere un passaggio in Consiglio comunale in quanto attualmente la normativa non permette la collocazione in quel luogo di una struttura del genere, nessun consigliere è stato avvisato del progetto mentre l'amministrazione ha dato il suo benestare».

Presto sarà convocata la commissione welfare e sanità per discutere di questo argomento. L'ex Tubimar comunque dovrà essere ristrutturata. «Il rischio è che ci potremmo trovare appena terminata la ristrutturazione, con l'arrivo di una nave militare che possa far sbarcare queste persone nel territorio comunale» sostiene Berardinelli. L'assessore Capogrossi però rassicura, «non c'è nessun allarme, nessun arrivo di queste dimensioni previsto». Ogni settimana vengono ospitati 50-60 profughi ad Un Tetto per Tutti. Restano solo per poche ore, il tempo di fare tutti i controlli e le verifiche sanitarie prima che queste persone vengano smistate verso altri centri di accoglienza.

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