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Cronaca Porto

Contrabbando di sigarette, più di 5mila pacchetti sequestrati: 28 marittimi denunciati

La Guardia di Finanza ha scoperto il sistema di trasporto illegale. Gli indagati potevano avere le sigarette acquistate a prezzi sensibilmente ridotti e avevano creato un ingegnoso sistema di traffico

Approfittando della loro posizione di marittimi, acquistavano a bordo le sigarette ad un prezzo inferiore per poi nasconderle o spedirle in modo illegale nelle loro città di origine in Sicilia e in Campania. L'operazione "Duty free" delle Fiamme Gialle del Comando provinciale di Ancona ha smantellato il contrabbando tra i porti di Ancona e Salerno. Sono state denunciate in totale ventotto persone tra cui il Comandante, il Commissario di bordo, l'Ufficiale di macchina ma anche il medico di bordo e l'Ufficiale di coperta fino ad arrivare a figure di minor spicco come il cuoco, l'elettricista, il cameriere e l'addetto alle cabine. In totale sono finiti sotto sequestro 108 chili di sigarette che erano destinate al consumo esclusivo come provvista di bordo. Il valore delle sigarette sequestrate ammonta a 28.235 euro e i diritti evasi a quasi 24.000 euro.

ll trasporto

Le sigarette venivano trasbordate a mano, nascoste in anonimi plichi e riposte nel bagagliaio di un’autovettura di una compagnia di navigazione che era in uso, per motivi di lavoro, a uno dei soggetti denunciati presente sempre sottobordo e che veniva poi parcheggiata in appositi spazi. Successivamente, in altri orari della giornata, l'auto veniva prelevata da un altro soggetto originario di Ancona che agiva quale basista in loco, il quale, grazie alla possibilità di movimento di cui godeva all’interno e all’esterno degli spazi doganali per il ruolo rivestito in quanto dipendente di un’agenzia marittima, all’oscuro dei fatti, curava le successive fasi della frode procedendo alla spedizione in pacchi anonimi tramite ufficio postale e provvedendo alla compilazione delle relative lettere di vettura, ossia i moduli necessari per l’invio.

Il contenuto dei pacchi era solitamente dichiarato con la causale effetti personali / vestiario. L’ufficio postale prescelto per tali operazioni era quello nell’area portuale dello scalo dorico per limitare al massimo il rischio di controlli, mentre solo tre spedizioni sono state effettuate mediante gli uffici di due corrieri nazionali ubicati nelle immediate vicinanze dell’area portuale. Sono state ben venticinque le spedizioni oggetto di controllo transitate dall’ufficio postale anconetano, i cui funzionari hanno fornito fattiva collaborazione ai finanzieri anche per le operazioni di analisi dei pacchi tramite lo “scanner radiogeno” in loro dotazione. Alcuni pacchi controllati contenevano indumenti personali (vestiario di bordo) e sigarette, altri solo tabacchi lavorati. Mediamente ogni pacco conteneva circa 20 stecche di sigarette. Le destinazioni degli stessi rispecchiavano le località di origine dei marittimi denunciati quindi in prevalenza erano situate in Sicilia e Campania. Le indagini eseguite hanno permesso di portare alla luce un’ attività illecita simile fatta nel porto di Salerno, sempre da marittimi dello stesso gruppo di navigazione e a configurare anche il vincolo associativo tra gli indagati.

28 denunce

Complessivamente sono stati deferiti all’autorità giudiziaria di Ancona 28 persone provenienti da diverse aree: uno solo da Ancona, mentre 18 vengono da Napoli, due da Palermo, uno da Catania, due da Ragusa, due da Trapani, due da Potenza, Chieti e Genova solo uno.

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