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Cronaca

Bus elettrici, car sharing e postazioni di ricarica: la svolta ecosostenibile di Ancona

Ancona è pronta alla svolta ecosostenibile. L' assessore comunale ai Trasporti Ida Simonella ha fatto il punto sui progetti in essere

Dodici nuove colonnine per la ricarica di auto elettriche, ampliamento della rete filoviaria, nuovi bus elettrici, potenziamento di car e bike sharing. Ancona è pronta alla svolta ecosostenibile. L’ assessore comunale ai Trasporti Ida Simonella fa il punto sui progetti in essere: «Ci muoviamo in una ottica di sperimentazione, la prima cosa è aumentare la rete infrastrutturale e quindi i punti di ricarica in città- spiega la Simonella- per questo abbiamo aderito a un progetto regionale che finanzia questi dispositivi  su fondi del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Siamo in attesa delle indicazioni della Regione e avremo 12 nuovi punti di ricarica rispetto agli otto complessivi già presenti tra Ancona e il suo circondario».

Ecosostenibilità è una parola chiave anche nel progetto “Waterfront”:  «Abbiamo pensato di destinare parte delle risorse a una o due postazioni di ricarica elettrica, ma anche all’acquisto di almeno un bus elettrico per spostamenti verso il porto antico o per altri spostamenti turistici». Particolare attenzione anche al potenziamento del car e bike sharing: «Ci siamo candidati a un progetto del Ministero dell’Ambiente che prevede il potenziamento dell’infrastrutturazione in alcuni punti chiave come la stazione, la centrale Verrocchio, il parcheggio degli Archi, il polo universitario di Monte Dago e l’ospedale di Torrette». Tempi? «Non so se per l’ultimo progetto vinceremo il bando, ma traccia già una linea di ciò che vorremmo fare per la sostenibilità elettrica». In quanto al resto: «Aspettiamo che i fondi vengano sbloccati». La Simonella è intervenuta alla facoltà di Ingegneria davanti a circa sessanta studenti. Tema dell’incontro, la Mobilità del Futuro. «Ancona si posiziona sempre tra le prime dieci città italiane per uso dei mezzi pubblici e abbiamo una serie di incentivi per il loro utilizzo- prosegue la Simonella- nei prossimi tre anni investiamo 700mila euro per ampliare l’anello della rete filoviaria».

Il tallone d’Achille sono proprio le colonnine per la ricarica delle auto elettriche: «Ad Ancona si imbarcano tanti stranieri per la Grecia o la Croazia e si stupiscono di non avere una rete di ricarica come nei loro Paesi, perché per loro è normale». All’evento hanno partecipato anche Gabriella Favuzza, Electric Veichles Brand Manager Renault Italia, Giorgio Fanesi Presidente di Pluservice e il rettore della Politecnica, Sauro Longhi: «La dotazione di auto elettriche in Italia non è un problema tecnico né ingegneristico, ma sociopolitico- ha commentato Longhi- sul gasolio ci sono le accise e per rinunciare a quelle bisogna pensare alla riorganizzazione dei costi e dello stato sociale. E’ il modello di business che va costruito intorno all’auto elettrica».  

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