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Cronaca

Acqua e fango lo stavano inghiottendo, 70enne salvato dal poliziotto eroe: «E' stato come vedere la salvezza, una luce nel buio»

A raccontare quei tragici momenti il figlio del 70enne salvato dall'agente Daniele Romagnoli durante l'alluvione. Con il poliziotto anche due volontari della Croce Gialla: «Sono entrati dentro casa che in quel momento era pericolante, allagata, piena di fango e con il rischio che potesse cadergli tutto addosso»

PIANELLO D'OSTRA - «Quella notte ho visto arrivare questi ragazzi con l’ambulanza e per me è stato come vedere la salvezza, una luce nel buio in quella situazione disperata, solo Dio sa consa hanno dovuto affrontare lungo la strada considerando che la nostra zona era stata colpita dall’ondata devastante dell’alluvione». Sono da brividi le parole di Michele, il figlio dell'uomo salvato dall'agente Daniele Romagnoli, 40 anni di Monte San Vito, e da altri due volontari della Croce Gialla durante l'alluvione che ha distrutto il suo paese.

Daniele Romagnoli, poliziotto in servizio presso la Squadra Cinofili della Questura di Ancona, fuori dal servizio si impegna quotidianamente come Volontario dell’associazione ODV Croce Gialla di Chiaravalle. Quando ha visto la famiglia in difficoltà non ci ha pensato due volte, è entrato in casa ed ha salvato Mario, 70 anni, che con le ultime forze rimaste stava tentando di sfuggire da fango ed acqua. L’uomo era completamente al buio, spaventato, bagnato e con una probabile ipotermia: «Senza esitare un attimo, sono entrati dentro casa che in quel momento era pericolante, allagata, piena di fango e con il rischio che potesse cadergli tutto addosso. Con grande professionalità e sangue freddo sono riusciti a salvare mio padre che in quel momento era intrappolato sopra il letto dal mobilio della sua camera, allagata».

Daniele Romagnoli e gli altri due volontari, con l’aiuto dei vigili del Fuoco, sono riusciti a spostare fisicamente tutti gli ostacoli, a raggiungere l’uomo, portarlo fuori e caricarlo sull’ambulanza. Una volta accertate le condizioni di salute di Mario, l'agente si è prodigato per aiutare altre persone sfollate che sul posto stavano chiedendo l’intervento dei volontari. Poco dopo Mario è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Carlo Urbani di Jesi in buone condizioni di salute. «Questi ragazzi sono stati meravigliosi e fondamentali e spero che continuino a fare soccorso perché sono bravissimi, non hanno avuto paura di nulla. Voglio dire che sono degli “eroi”, perché per fare quello che hanno fatto loro ci vuole veramente coraggio, un gran coraggio».

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