Alluvione, due settimane dopo: stanziati 22 milioni di euro per sistemare i fiumi
Fascicolo della Procura ancora contro ignoti. Prossimo passo le consulenze ad un esperto di idrologia
ANCONA - Arrivano soldi per l’alluvione delle Marche. Il consiglio regionale ieri ha approvato un maxi emendamento all’assestamento di bilancio che prevede fino a 22 milioni di euro da destinare alla manutenzione dei fiumi nei prossimi due anni, 2022-2024. «Un assestamento di bilancio profondamente modificato dopo i tragici eventi del 15 settembre - ha detto il presudente Francesco Acquaroli -. Destineremo altri 15,6 milioni di euro, risorse che si aggiungono a quelle che avevamo già stanziato per questa finalità nel biennio 21/22, e cioè 6,4 milioni. Uno sforzo enorme, 22 milioni di euro di risorse regionali, che mai nessuno aveva fatto precedentemente ma resosi necessario alla luce della forza devastante delle precipitazioni piovose verificatesi». Nell’assestamento di ieri si mobilitano anche le risorse per il fondo straordinario «per il sostegno alle imprese colpite dall’alluvione - ha aggiunto il governatore - implementate a 6 milioni di euro». A due settimane dai tragici eventi del 15 settembre scorso si cerca ancora l’ultima dispersa, Brunella Chiù, la 56enne di Barbara. Le ricerche continueranno fino al suo ritrovamento.
Sul fronte inchiesta, dove il fascicolo aperto in Procura è ancora a carico di ignoti, per omicidio colposo plurimo ed esondazione colposa, si attendono i tabulati del centralino della sala operativa della Protezione Civile, quello dove il sistema di registrazione, una sorta di scatola nera, era fuori uso e non ha registrato quindi le chiamate in entrata e in uscita. L’operatore di turno quella notte aveva riferito ai carabinieri del Nucleo Investigativo e ai carabinieri Forestali, delegati per le indagini, di essere stato sommerso di chiamate e che solo dopo le 22 ci si era accorto dell’emergenza in atto. Il passo successivo potrebbe essere quello di affidare consulenze ad esperti di clima e di idrologia per una analisi dei dati e fare live sulla mancata allerta alla popolazione che non segnava quelle zone interessate dall’alluvione a rischio idrogeologico la sara del 15 settembre.