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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
Cronaca

Alluvione, la Regione pubblica il resoconto delle attività: «Avviati 200 cantieri»

A tre mesi della terribile alluvione che ha colpito le province di Ancona, Pesaro e Urbino e Macerata la Regione diffonde i primi dati delle attività svolte. Fondamentali i 400 milioni di euro stanziati dal governo nazionale per affrontare le conseguenze della calamità

ANCONA - Da subito le strutture regionali e territoriali si sono messe al lavoro per attivare la complessa macchina organizzativa. In questi tre mesi sono stati avviati oltre 200 cantieri per i primi interventi di messa in sicurezza del territorio effettuati da Comuni, Protezione Civile Regionale, Genio Civile, Anas e Province. La Regione ha predisposto e approvato piani per i primi interventi da 5 milioni previsti nell’ordinanza della Protezione Civile Nazionale. Sui 400 milioni di euro, contributo nazionale per fare fronte alle conseguenze della calamità, il governatore Francesco Acquaroli si dice soddisfatto: «una somma ingentissima che ci permetterà di dare ai territori quelle risposte celeri e concrete di cui necessitano per ripartire, a cominciare dalle somme urgenze per gli interventi realizzati dai Comuni, le opere necessarie a garantire il ripristino e il miglioramento della sicurezza e la progettazione degli interventi per la mitigazione del rischio e l’adeguamento dei sistemi di allertamento per la popolazione». 

I dati 

Elaborati i piani di intervento urgente per altri 86 milioni, verificate oltre 3 mila schede di intervento, avviata la sinergia con Anas che prevede opere per circa 160 milioni. Alcuni interventi, come il ponte provvisorio di Cantiano, sono già stati eseguiti dall'Anas grazie all’input della Regione che ne ha autorizzato la realizzazione immediata. I cantieri attivati dal Genio Civile hanno interessato complessivamente 20 Comuni, di cui 13 in provincia di Ancona per circa 4 milioni di euro (Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Corinaldo, Genga, Maiolati Spontini, Ostra, Ostra Vetere, Sassoferrato, Senigallia, Serra dei Conti, Trecastelli) e 7 in provincia di Pesaro e Urbino per circa 1,6 milioni (Acqualagna, Cagli, Cantiano, Frontone, Pergola, S. Lorenzo in Campo, Serra Sant'Abbondio). I bacini fluviali interessati dagli interventi sono quelli del Cesano, del Metauro, del Misa e dell'Esino. In generale le attività nei corsi d'acqua hanno riguardato la rimozione dei materiali di diverso genere che ne ostruivano il corretto deflusso, così pure all'altezza dei principali ponti. Grande attenzione è stata posta al ripristino degli argini soprattutto dei fiumi Misa e Nevola, dopo aver effettuato lo sfalcio di piante pericolose o pericolanti. «Un grande lavoro quello del nostro Genio Civile, veloce ed efficiente, che è giusto riconoscere e mettere in evidenza» sottolinea l’assessore alla protezione civile, Stefano Aguzzi.

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