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Cronaca Senigallia

Senigallia, il dopo alluvione: rientrano gli sfollati, idrovore al lavoro sulle strade

Il presidente della Regione Marche ha già fatto sapere che richiederà lo stato di emergenza, e anche se è ancora presto per un computo dei danni, si può ben immaginare come il colpo ai cittadini e al tessuto industriale sia stato pesantissimo

Dopo la devastante ondata di maltempo che si è abbattuta ieri sulla Regione e con particolare violenza sul senigalliese, mietendo anche due vittime, la situazione sta tornando sotto il livello di emergenza.
Il fiume Misa si è abbassato a livelli considerati sotto controllo. Gli sfollati – eccezion fatta per una trentina di cittadini – hanno lasciato i quattro centri di accoglienza approntati dalla macchina dei soccorsi e le idrovore stanno lavorando a pieno regime per ripristinare la viabilità. In mattinata risultavano allagate le zone di Via Perugia, La Spezia, Puglia e Colombo, compresi i sottopassi. Inoltre risultavano non percorribili la Zona Portone, Viale Garibaldi, Via Trieste, Via Mercanti, Via Ravenna, Borgo Molino, Via Livorno, Via 1° Maggio, Zona Portone, Via Podesti. I caselli dell’A14 sono stati riaperti e anche i treni hanno ripreso a circolare normalmente. Secondo le previsioni meteo – anche se l’allerta resta valida fino alla mezzanotte di oggi – la perturbazione dovrebbe lasciare le province settentrionali delle Marche nel corso della giornata.

Molte le chiamate alla Sala operativa unificata della Regione, anche da fuori delle Marche: le persone chiedono notizie di familiari isolati telefonicamente, segnalano allagamenti alle abitazioni, cercano informazioni sulla viabilità. Senigallia è ancora difficilmente raggiungibile via telefono e il ponte radio della protezione civile consente di dirottare le richiesta ai due presidi allestiti, in città, in collaborazione con i Vigili del Fuoco: in Via Saffi (punto misto dove converge anche il volontariato) e alle Saline. Su Twitter il Comune ha avvisato che entro le 12 l'elettricità dovrebbe essere ripristinata.

Il Comune ha reso noto che scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse lunedì 5 e martedì 6.

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha già fatto sapere che richiederà lo stato di emergenza, e anche se è ancora presto per un computo dei danni, si può ben immaginare come il colpo ai cittadini e al tessuto industriale sia stato pesantissimo. Secondo un primo monitoraggio della Coldiretti, gravissimi anche i danni causati all’agricoltura marchigiana dal maltempo, con coltivazioni e serre sott’acqua e frane che hanno interessato i terreni collinari.

SENIGALLIA, STRADE DIVENTANO FIUMI: VIDEO DA MEZZO ANFIBIO (YOUREPORTER.IT)

Maltempo Marche: strade allagate e soccorsi al lavoro

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