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Cronaca

Sognando Itaca: la regata dell'Ail per combattere le leucemie

Si è conclusa oggi una regata amtoriale a cui hanno partecipato circa 50 pazienti ematologici dei centri di terapia del territorio anconetano. Rappresenta l'ultima tappa del quarto progetto dell'Ail "Sognando Itaca"

Si è concluso oggi al porto turistico di Ancona con una regata amatoriale cui hanno partecipato una cinquantina di pazienti ematologici dei centri di terapia del capoluogo marchigiano, il quarto progetto dell'Associazione italiana contro le leucemie linfomi e mieloma (Ail) "Sognando Itaca". L'iniziativa, in concomitanza con la Giornata nazionale dell'Ail (21 giugno), rappresenta l'ultima tappa di un tour di mille miglia partito il 10 giugno scorso da Trieste, che ha toccato con una barca a vela Hanse 540, 11 porti dell'Adriatico, ospitando in ognuna delle province interessate pazienti ematologici.

"Una crociera della solidarietà - ha detto oggi il presidente Ail di Ancona Roberto Barbieri - che rende conto del lavoro svolto dai volontari dell'Ail a supporto dei centri di ematologia locali, con l'erogazione di 80 mila euro annui per borse di studio, cui si aggiungono i 250 mila donati all'Azienda ospedaliera per completare il reparto di ematologia, ed altri 300 mila per l'acquisto e la sistemazione di una casa Ail nei pressi dell'ospedale di Torrette". Il progetto Itaca nasce dall' idea di un paziente velista e si concretizza nella collaborazione tra l'Ail di Brescia e l'Oncologia medica e l'Ematologia degli Spedali civili bresciani, come occasione per supportare psicologicamente i pazienti leucemici nella loro malattia.

Oggi a sottolineare il valore dell'iniziativa c'erano il rettore dell'Università Politecnica delle Marche Marco Pacetti, il prefetto di Ancona Paolo Orrei, il comandante generale della Guardia costiera delle Marche Giovanni Pettorino, e la testimonial dell'Ail Rosanna Vaudetti, presentatrice e conduttrice televisiva. "E' un sogno - ha detto il presidente nazionale Ail Franco Mandelli - vedere qui tanti volontari e soprattutto tante volontarie, grande supporto dell'associazione. Bisogna ricordare che rispetto ad alcuni anni fa la percentuale di guarigione dalle leucemie dei bambini è molto aumentata, raggiungendo grazie alla ricerca l'80% dei pazienti pediatrici trattati. Vogliamo arrivare al 90%". "I ricercatori ematologici italiani sono al secondo posto nel mondo dopo quelli statunitensi e i primi in Europa - ha rilevato Pacetti -, l'impegno dell'Ail nel finanziare le borse di studio offre un contributo anche a questo progresso".

FONTE: ANSA

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