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Cronaca

Allarme HIV, Marche tra le regioni con più incidenza: «Troppa ignoranza sul tema»

L'Associazione Opere Caritative Francescane fa il bilancio di 15 anni di attività. Il direttore generale Luca Saracini lancia l'allarme insieme al Comune: «Serve la cultura del test»

Quindici anni di attività e un dato del Ministero della Salute non rassicurante con cui fare i conti. Nel 2016 l’età media delle persone affette dal virus Hiv è scesa a una fascia compresa tra i 25 e i 29 anni, con un abbassamento di circa 10 anni rispetto al passato. E le Marche, insieme a Lazio, Toscana e Lombardia sono la regione con l'incidenza più alta a livello nazionale tenendo conto delle persone che vengono a curarsi anche da altre aree geografiche. L’associazione di volontariato Opere Caritative Francescane Onlus fa il bilancio della sua storia alla vigilia della giornata mondiale della lotta all’Aids: 85 ospiti dal settembre 2002 di cui il 69% residente nelle Marche, il 23% dal Lazio e il 2% da altre Regioni. Italiani per l’80% e il resto provenienti da Sud America, Ungheria, Albania e Africa centrale. «Il nostro target di accoglienza sono persone senza una struttura familiare adeguata o una struttura abitativa – spiega il direttore generale dell’associazione, Luca Saracini- In alcune persone l’HIV scoperta tardivamente ha comportato danni neurologici e di movimento con grossi problemi psichiatriche. Chi arriva qui trova un’accoglienza soprattutto sanitaria, sociale e psicologica. Soprattutto l’aderenza alla terapia dell’HIV perché se il virus lavora sotto traccia può portare ovviamente a ulteriori danni». La Onlus anconetana gestisce la casa di accoglienza Il Focolare ad Angeli di Varano (che oggi è a pieno regime con 11 ospiti), insieme a sei appartamenti di cui quattro ad Ancona (5 ospiti) e due a Montegiorgio (4 ospiti). L’ingresso ai servizi della Onlus è gestito dall’Unità Valutativa HIV-Aids, di cui fanno parte medici e assistenti sociali. Il tempo medio di attesa per trovare un posto può arrivare anche a 12 mesi.  

Troppa ignoranza sull’HIV

Nella conferenza stampa di presentazione degli eventi legati alla giornata contro l’Aids il presidente dell’associazione Anlaids Marche, Luca Butini, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di maggiori informazioni tra i giovani e non solo: «Non ci stanchiamo mai di promuovere la cultura del test, perché moltissimi scoprono di essere ammalati a distanza di anni, quando le condizioni sono ormai critiche. Gli ultimi casi individuati riguardano persone fino a 70 anni.  Grazie alla rete attiva da anni riusciamo a unire gli sforzi insistendo nella prevenzione, abbiamo incontrato oltre 2000 studenti, dalle medie fino alle superiori». Sulla stessa linea l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ancona, Emma Capogrossi: «C’è bisogno di molta informazione, l’HIV ancora esiste e bisogna impegnarsi ancora di più sull’opera di informazione su come avvengono i contagi e cioè soprattutto con la pratica sessuale». Il Comune partecipa alla campagna di sensibilizzazione con il progetto Informabus, il mezzo itinerante che da 15 anni percorre le piazze di Ancona incontrando giovani per promuovere sani stili di vita. Secondo i dati ministeriali, l'85% delle nuove diagnosi è dovuta a rapporti sessuali non protetti.

Le iniziative di sensibilizzazione 

L’Associazione Opere Caritative Francescane, con il patrocinio del Comune, ha organizzato per domani sera al teatro sperimentale (ore 21) la serata musicale “Voci Positive”, con esibizioni Gospel e voci bianche. A partire dalle 17 sarà distribuito del materiale informativo in piazza Roma proprio a bordo dell’Informabus. 
 

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