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Cronaca

Alluvione Marche, Aguzzi: «Nemmeno il Po avrebbe retto quella portata d’acqua caduta»

L’assessore alla Protezione Civile spiega l’evento imprevedibile di una tipologia di temporale mai avvenuta nelle Marche

ANCONA - «Un temporale come quello che si è abbattuto nella nostra regione non si era mai visto nelle Marche, in genere sono fenomeni che accadono sul Tirreno, dicono gli esperti. Durano venti minuti, da noi è durato sei ore di fila». Così l’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi prova a spiegare quello che è successo tra giovedì e ieri. All’appello mancano ancora due dispersi e le ricerche sono concentrate a Barbara.

Aguzzi questa mattina era alla riunione operativa permanente nella sede della Protezione Civile Marche, continuando a seguire gli sviluppi del maltempo e della macchina dei soccorsi in atto già da quasi due giorni. «Anche il fiume Po non sarebbe servito a reggere tutta quell’acqua caduta, 120 litri per metro quadrato, arrivata dalla montagna e incanalata nei fiumi, 48 centimetri in due ore quando di solito in un anno si arriva a 100 centimetri».

«La perturbazione è entrata dalla Toscana - continua l’assessore - si è spinta sull’Umbria dove non ha trovato attrito entrando infine nelle Marche dove si è fermata sul Catria e lì è rimasta mandando giù tutta quell’acqua poi arrivata fino ai comuni coinvolti. Cantiano è stato il primo». L’acqua si è incanalata nei corsi di fiumi minuti. La pulizia dei letti? «È stato talmente immediato l’arrivo che puliti o no non c’era tempo a sufficienza per tranne te la portata raggiunta».

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