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Cronaca

Aeroporto delle Marche, venerdì lo sciopero dei lavoratori ed il sit-in in Regione

Le sigle sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti presentano così lo sciopero dei lavoratori dell'aeroporto delle Marche, gestito dall'Ancona international airport, in programma per 4 ore venerdì mattina

«La Regione Marche è il socio di minoranza ma anche il proprietario dell'infrastruttura. E' l'istituzione che rappresenta il governo del territorio regionale: un interlocutore che non può essere snobbato». Le sigle sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti presentano così lo sciopero dei lavoratori dell'aeroporto delle Marche, gestito dall'Ancona international airport, in programma per 4 ore venerdì mattina. I rappresentanti dei lavoratori protestano contro le lettere di licenziamento fatte partire dall'azienda e annunciano che dopodomani, dalle 11.30 alle 13, si terrà anche un sit in sotto la sede della Regione. "Nel 2020, i sindacati avevano condiviso, presso la Regione, la conclusione della procedura di mobilità per il personale in eccedenza che, attraverso l'accordo, era stato numericamente circoscritto prevedendo misure diversificate come incentivazione all'esodo, ricollocazioni e via dicendo- continua la nota-. Purtroppo, nei giorni scorsi, la società ha iniziato a notificare altre lettere di licenziamento, oltrepassando i limiti stabiliti dagli accordi sindacali esistenti. Dunque, l'appello del sindacato è caduto nel vuoto". L'obiettivo delle organizzazioni sindacali è quello di scuotere la politica regionale secondo loro troppo debole nei confronti dei nuovi soci.

"La Regione non può concedere al fondo inglese di agire indisturbato dopo che lo stesso ente ha comunque continuato a investire con risorse pubbliche sullo sviluppo del trasporto aereo- continuano- come dire che il pubblico investe in una azienda che fa licenziamenti, nonostante i fondi pubblici. Ci rivolgiamo direttamente al presidente Acquaroli per chiedere se la politica tanto sbandierata sull'intermodalità, sui collegamenti della nostra regione si faccia soprattutto sulle aspettative dei lavoratori con i licenziamenti e la precarizzazione dei posti di lavoro e non sul rilancio del settore aereo". Ieri, intanto, è partita la richiesta di un nuovo incontro al governatore Acquaroli.

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