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Cronaca

Aerdorica, in 13 rischiano un processo per peculato e bancarotta fraudolenta

Dopo la chiusura indagini di un anno e mezzo fa sono state archiviate 15 posizioni, tra queste anche quella dell’ex amministratore unico Federica Massei. Per gli altri udienza preliminare il 21 ottobre

ANCONA - Un anno e mezzo fa Aerdorica era finita di nuovo sotto la lente della Procura. Per 29 persone erano state chiuse le indagini per peculato e bancarotta fraudolenta. Il periodo contestato era precedente al concordato che ha poi salvato la società di gestione dell’aeroporto di Falconara dal fallimento (dal 2005 al 2019). Adesso in 13 rischiano di finire a processo. Se per 15 indagati infatti le posizioni sono state archiviate, per gli altri il pm Paolo Gubinelli ha chiesto il rinvio a giudizio. Venerdì c’è stata l’udienza preliminare ma la discussione è stata fissata per il prossimo 21 ottobre (alle 9.30). Le difese di chi rischia un processo hanno presentato diverse eccezioni. Tutte rigettate eccetto quelle per Marco Morriale (dg Aerdorica dal 2007 al 2013), con l’avvocato Giovanni Galeota, e Ezio Morettini (un privato, di Torino), con l’avvocato Michele Carluccio, perché hanno ritenuto che i loro assistiti hanno già subito un processo per gli stessi reati (ne bis in idem). Il giudice Carlo Masini si è riservato e deciderà a fine udienza. L'avvocato Riccardo Leonardi, che tutela l’indagata Cristiana Mazzacchera, commercialista e responsabile della redazione dei bilanci di Aerdorica, ha fatto presente che non si trova ad oggi il fascicolo per le posizione ormai archiviate.
 

Oltre questi tre indagati a rischiare il processo ci sono l’ex presidente di Aerdorica Giovanni Belluzzi, i due dirigenti regionali Paolo Costanzi (fabrianese), avvocato, nel ruolo di consigliere di amministrazione di Aerdorica da luglio 2013 ad ottobre 2015 e Pietro Talarico, calabrese, in qualità di consigliere di amministrazione di Aerdorica nello stesso periodo di Costanzi. E ancora gli presidenti cda Cleto Sagripanti, di Macerata, in carica dal 2010 al 2013 e Mario Conti, di Senigallia, in carica dal 2007 al 2011, i privati Roberto Codognotto, (romano), Patrizia Galluppi (siciliana), e Pietro Angelo Collia (calabrese), Ugo Calzoni (bresciano), consigliere dal 2006 al 2013 e Dalmazio Zolesi (di Parma), una conoscenza di Belluzzi. Secondo le accuse tutti avrebbero determinato e aggravato, ognuno nel proprio ruolo, «lo stato di crisi e di insolvenza di Aerdorica con condotte distrattive, dissipando risorse pubbliche e con spese eccessive rispetto ai ricavi e al bacino di utenza». Ci sarebbero state anche anomalie nella gestione degli appalti e alterazione della documentazione fiscale. La società, prima dell’iter per il concordato, era arrivata a sfondare il tetto dei 40 milioni di debiti. Per un 14esimo indagato, l’industriale Giampaolo Giampaoli, la posizione si è chiusa per sopraggiunta morte. Tra i 15 archiviati c’è la pesarese Federica Massei. Era finita indagata per la duplice posizione di consigliere di amministrazione da dicembre 2015 a giugno 2016 e amministratore unico di Aerdorica dal 5 luglio 2016 al 29 aprile 2019. Massei è stata la figura che ha traghettato Aerdorica al salvataggio dal fallimento. La società è stata poi acquistata dal fondo anglo-svedese Njord Partners (estraneo all'inchiesta).

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