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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'acqua nella provincia di Ancona è ottima: lo certifica il report dell'AATO 2 Marche

L'acqua pubblica nella Provincia di Ancona resta su livelli di eccellenza, ma resta elevato il bisogno di investimenti per colmare il ritardo infrastrutturale ed adeguarsi agli standard europei

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

L'acqua pubblica nella Provincia di Ancona resta su livelli di eccellenza, ma resta elevato il bisogno di investimenti per colmare il ritardo infrastrutturale ed adeguarsi agli standard europei. La presentazione del report annuale che fotografa la "filiera acqua" nell'Ambito Territoriale Ottimale n. 2 che riguarda 45 comuni, 43 dei quali della Provincia di Ancona e due comuni del maceratese, Matelica ed Esanatoglia, stante la gestione in house da parte di Multiservizi Spa, ha evidenziato che l'acqua a disposizione dei cittadini mantiene le caratteristiche ormai consuete e conosciute confermandosi intanto pubblica e soprattutto di buona qualità e complessivamente sufficiente a soddisfare il fabbisogno del territorio.

"Siamo in linea con i valori della rilevazione precedente per quanto concerne il volume d'acqua acquistata che si conferma sotto l'1%" - ha detto la presidente Abbondanzieri - e non è una novità che le fonti di approvvigionamento siano di ottima qualità e che la copertura del servizio acquedotto sia pressoché totale, con limitati e circoscritti episodi di non potabilità, quella del servizio di fognatura superiore alla media nazionale, quella del servizio di depurazione conforme ai valori medi nazionali e in via di potenziamento". Non tutto però scorre bene: nel corso delle ultime due Relazioni Annuali - ha aggiunto - "avevamo chiesto chiarezza quanto alle modalità di finanziamento degli investimenti e alla fuga di capitali dal settore ma il timore che tra gli investitori venga meno l'interesse a investire nel servizio idrico è ancora forte".

La presentazione del rapporto 2013 sullo stato del SII (Servizio Idrico Integrato) nell'AaTO 2 "Marche Centro Ancona", coincide con la fine di un anno caratterizzato da una profonda crisi economica in Italia ed in Europa, e con un quadro normativo che regola il servizio idrico ancora non perfettamente definito. Per quanto concerne le tariffe, nel 2013 c'è stata l'applicazione del metodo tariffario transitorio AAEG (Autorità per l'energia elettrica ed il gas) con effetto dal 2012. Al termine della presentazione del rapporto curato da Massimiliano Cenerini, Direttore dell'Aato2 Marche Centro si è dato spazio al dibattito al quale hanno partecipato tutti gli attori della filiera, dalla Multiservizi, alla Regione Marche, alla Provincia di Ancona, alle Associazioni dei Consumatori. Patrizia Casagrande, a nome della Provincia di Ancona, ha sottolineato "lo straordinario lavoro portato avanti da questo Aato, sempre orientato al dialogo ed all'ascolto delle esigenze del cittadino-consumatore ed al rapporto franco e diretto con le istituzioni ed il gestore", giudizio condiviso anche da Guido Muzzi, Dirigente della Regione Marche.

Il dibattito ha toccato anche l'annoso problema dei distacchi per gli utenti morosi. Dei circa 200mila utenti della Provincia di Ancona, nel territorio circa 3mila famiglie indigenti hanno a disposizione 50 litri al giorno a costo zero, ma il loro consumo va a carico degli altri utenti.

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