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Martedì, 16 Aprile 2024
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Ambulanze: per la Cri si deve andare avanti, la parola a Fabio Cecconi

"Dobbiamo avere il coraggio di svestirci delle casacche delle nostre associazioni e lavorare insieme" ha detto il presidente della Croce Rossa Marche dopo che l'Anpas non ha sottoscritto l'accordo con la Regione

Lo scorso 29 gennaio c'è stato un altro incontro fondamentale per decidere le sorti dei servizi di assistenza sanitaria nella nostra regione. Al tavolo c'erano il direttore del Servizio Salute Piero Ciccarelli, il direttore Asur Gianni Genga, alcuni direttori di aree vaste e altre personalità del servizio emergenza. Un confronto di oltre otto ore in cui si è discusso della ormai nota delibera che serve a recepire l'accordo del febbraio 2013 relativo al rimborso dei costi effettivamente sostenuti negli anni precedenti e le modalità rimborso, dal 2013/2014 in poi. Come sono andate le cose? Abbiamo sentito la voce del presidente della Croce Rossa Marche, Fabio Cecconi.

Cosa è emerso da quell'incontro Cecconi?

“E' venuto fuori un documento dopo un confronto tra noi della Croce Rossa, Anpas, Mta e volontari della Misericordia. E' uscito fuori dopo 8 ore un documento, che fissava regole e che poi il presidente Anpas Massimo Mezzabotta ha ritenuto opportuno di non sottoscrivere, per il fatto che il documento non accoglie tutti i punti che loro avevano posto in discussione in questi ultimi mesi”. 

Il fatto che non ha firmato che cosa significa?

“Che comunque loro intendono a continuare nella discussione nel momento in cui vengono presi in considerazione i loro punti posti come questioni di fondo. Di fatto si continua a mettere il piede su questioni che difficilmente possono essere accolte dalla Regione come vengono poste. Io dico che è  necessario che Regione e Asur proseguano i tavoli nella discussione, nell'individuare le esigenze senza che nessun altro possa porre dei paletti. Anche perchè questo documento stilato lo scorso 29 gennaio non smentisce nulla di quello che è l'accordo del 2013, ma è una conseguenza che aiuta una sua applicazione chiarendone alcuni aspetti”. 

Siamo in una situazione di stallo mi pare. Cosa fare?

“Croce Rossa, Anpas, Misericordia e Mpa hanno lo stesso problema e le stessa finalità. Non ci deve essere nessuno che vuole e deve soverchiare l'altro, quindi se c'è un'apertura di dialogo ciò non significa voler mettere all'angolo l'Anpas, ma solo continuare a stimolare il dialogo corretto perchè non possiamo perdere ulteriore tempo. Nessuna rivalità. Solo raggiungere medesimi obiettivi. Io comunque auspico che le Regione abbia la forza di portare in Giunta quell'atto, anche se manca una firma. Ci tengo a rimarcare il fatto che condividiamo tutti stesse difficoltà, problematiche e necessità. Quindi dobbiamo avere coraggio di svestirci delle casacche delle nostre associazioni e lavorare insieme per raggiungere obiettivi, chiedendo alla Regione correttezza e serietà negli impegni assunti”. 

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