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Cronaca

Accoglienza, primo report sulle Comunità per minori delle Marche

Presentato a Palazzo delle Marche il Report frutto dell'attività di monitoraggio attivata dal Garante dei diritti, Andrea Nobili

Primo report sulle Comunità per minori delle Marche, frutto dell’attività di monitoraggio posta in essere dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, contestualmente ad una serie di visite, effettuata nei mesi di ottobre e novembre, presso alcune strutture regionali. Il lavoro complessivo ha affiancato l’istituzione di un tavolo di coordinamento dedicato al tema, che vede il coinvolgimento dell’Assessorato alle politiche sociali, del Tribunale per i minorenni delle Marche, della Procura minorile e degli operatori delle Comunità educative. Come ha sottolineato Nobili, nel corso della presentazione ufficiale a Palazzo delle Marche, «l’ufficio del Garante si è mosso nell’ambito delle proprie competenze, senza pretese ispettive, nel rispetto delle prerogative che competono ad altri soggetti istituzionali ed in collaborazione con quest’ultimi. Uno spaccato significativo, ma non del tutto esaustivo, di un panorama articolato, che impone un adeguato controllo per rispondere seriamente alle esigenze dei nostri tempi». Riferendosi al delicato compito che sono chiamate a svolgere le Comunità, il Garante si è soffermato soprattutto «sull’integrazione o sostituzione di funzioni familiari compromesse e sulle emergenze prodotte da importanti mutamenti sociali, come quella dei minori stranieri non accompagnati, che ha assunto aspetti strutturali». Aprendo l’incontro, il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, ha espresso apprezzamento per la “metodologia dei report, che ci permette di avere una panoramica completa delle diverse situazioni ed offre alle amministrazioni locali la possibilità di riflettere e d’intervenire in modo adeguato e puntuale.”

OLTRE 500 RAGAZZI PER 69 COMUNITA’

Al 30 novembre del 2016 risultano presenti nelle strutture residenziali delle Marche 556 minori, di cui 78 stranieri e 287 Msna, in larga parte di sesso maschile (74%). La fascia di età più consistente  è tra  i 15 ed i 18 anni (393), seguono quelle tra i 7 ed i 14 (113), fino a 6 anni (53) ed i maggiorenni (17). Le Comunità prese in considerazione nel Report, sono quelle individuate dalla legge regionale del 2002 sull’autorizzazione all’esercizio ed accreditamento delle strutture e dei servizi a ciclo diurno e residenziale (abrogata dalla legge 21 del 2016, in attesa dell’approvazione del relativo regolamento). Per un quadro più dettagliato della situazione, ci si è avvalsi anche delle indicazioni fornite dall’Osservatorio delle Politiche sociali della Regione Marche. Prendendo in considerazione le varie tipologie funzionali, complessivamente ne risultano 69, che in base al servizio offerto possono essere suddivise in 15 familiari (50 minori ospitati), 49 educative (475) , un alloggio per adolescenti (2), 4 case famiglia (16). Inoltre, tredici ragazzi sono ospitati, in accoglienza con le madri, in strutture segnalate da altri enti gestori titolari, altresì titolari di comunità per minori. Sul territorio regionale operano anche due strutture sanitarie, individuate come residenze terapeutiche in presenza di problematiche psichiatriche.

Complessivamente i minori stranieri non accompagnati raggiungono il tetto del 49,8% e sono l’1,2% di quelli presenti sul territorio nazionale. La provincia che annovera la maggiore presenza di minori nelle comunità è quella di Pesaro con il 39%, seguita da quelle di Macerata (25%), Ancona (15%), Fermo (14%) ed Ascoli Piceno (7%). Per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato all’inserimento nelle diverse strutture,  vengono proposte quattro macrotipologie che riguardano i minori stranieri non accompagnati (49%); situazioni  (grave incuria, maltrattamenti, abusi, condotte a rischio)  che hanno dato origine a  provvedimenti amministrativo – giudiziari ( 44% ); minori sottoposti a procedimento penale e collocati in comunità a fini rieducativi (2%); inserimenti  psicoterapeutici (4%).

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