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Cronaca

Via dallo scuolabus già dalla terza media, al via la sperimentazione da settembre 

Un abbonamento baby per snellire le spese del trasporto scolastico. È l'ipotesi alla quale stanno lavorando Comune e Conerobus per l'avvio del prossimo anno

Per gli alunni di terza media, il prossimo anno scolastico, potrebbe iniziare con una novità sul fronte del trasporto. Basta scuolabus, si viaggia da grandi. Con un abbonamento creato ad hoc per salire sugli autobus delle linee cittadine. Per raggiungere la scuola, tornare a casa ma utilizzabile anche fuori dal contesto scolastico. L'idea alla quale stanno lavorando Comune e Conerobus, nell'ambito della rimodulazione dei titoli di viaggio, è ancora embrionale ma l'obiettivo è quello di partire con una sperimentazione, già a partire dal prossimo anno scolastico, per gli alunni più grandi. «A costo sostanzialmente invariato per coloro che vivono in zone centrali ben servite» ha anticipato il sindaco Valeria Mancinelli oggi, giovedì 21 dicembre, nel corso del consiglio comunale rispondendo a un'interrogazione del consigliere 5 Stelle Francesco Prosperi che chiedeva lumi sui risparmi previsti dall'Ente per il prossimo triennio. «Stiamo lavorando anche a questa soluzione – conferma Muzio Papaveri, presidente di Conerobus – in passato abbiamo modificato anche alcuni orari proprio per mettere le corse in concomitanza con l'inizio delle lezioni. L'età? Non ci sono limitazioni per viaggiare in autobus. Serve solo la firma dei genitori al primo abbonamento». 

Stando al prospetto elaborato dagli uffici questa manovra, unita anche a un potenziamento del servizio pedibus, consentirà minori spese per 80mila euro tra il 2018 e il 2020 alla voce "trasporto scolastico". Il sindaco Mancinelli ha anche sottolineato l'azione di risparmio di questi anni: circa 470mila euro l'anno. «Il che significa che da gennaio 2014 a dicembre 2016 – ha spiegato – abbiamo risparmiato circa 470mila euro su base annua, 1 milione 658mila euro sull'intero periodo. Come ci siamo riusciti? rivedendo la logistica di alcuni scuole, modificando orari di entrate e di uscita che ci hanno consentito di utilizzare personale comunale evitando di comprare servizi all'esterno». In totale i soldi che il Comune pensa di risparmiare nei prossimi tre anni ammonta a circa 422mila euro. La cifra più consistente arriva dalle utenze per acqua ed elettricità (minori spese per 150mila euro), fitti passivi (65.600), gas (45mila), telefonia fissa (45mila). Sempre in tema di scuola sono previsti risparmi anche per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica con minieri spese per 10mila euro già a partire dal prossimo anno. 

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