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Cronaca Centro storico / Piazza della Repubblica

9 dicembre, i manifestanti a piazza della Repubblica: “I politici si devono dimettere”

Anche nei prossimi giorni continueranno ad esserci presidi, probabilmente fino a venerdì. Davanti al teatro delle Muse bandiere tricolore. Tanti gli striscioni e i cartelli contro il Governo

“I politici si devono dimettere, è il popolo che li licenzia” hanno gridato i manifestanti del movimento dei Forconi che per tutta la giornata, dalle 8 alle 20, hanno presidiato davanti il teatro delle Muse per "dire basta con l'attuale politica che sta rovinando l'Italia".

Una protesta non violenta, non politica e nemmeno di categoria, organizzata dal Coordinamento 9 dicembre. La manifestazione si è svolta contemporaneamente in diverse città italiane con l'obiettivo di fermare il Paese e la sua economia per ventiquattro ore.

Anche nei prossimi giorni, continueranno ad esserci presidi, probabilmente fino a venerdì. In piazza della Repubblica sono sventolate bandiere tricolore. Tanti gli striscioni e i cartelli contro il Governo, l'Europa, l'euro e le tasse. Ci sono moti giovani, studenti, disoccupati, precari, cassaintegrati e lavoratori. Ci sono tutti coloro che non vedono un futuro, quelli che si sono stancati di subire e pagare per le scelte della classe politica, quelli che vogliono riprendersi l'Italia. Su Facebook, gli iscritti alla pagina del Coordinamento 9 dicembre Ancona hanno superato i 4mila membri.  

“Nonostante io abbia un lavoro sono qui perché mi sono stancata di sentire di gente che non riesce ad arrivare a fine mese, che vorrebbe comprarsi una casa e costruirsi una famiglia ma non può- dichiara una ragazza di 29 anni-. Se non ci si sveglia e non si comincia ad agire non si risolverà mai niente”.

“Ci hanno tolto la sovranità, con le liste bloccate non possiamo scegliere i nostri rappresentanti- afferma Simone, 21 anni, di Fermo, studente universitario-. Bisogna rinegoziare i trattati con l'Europa. Non è mai stato chiesto al popolo se voleva o meno l'euro. Hanno preso decisioni per conto nostro che paghiamo noi di tasca nostra non loro”.

“Bisogna rivedere il tutto. le economie sono diverse da paese a paese. Ormai più niente è italiano, abbiamo svenduto tutto” afferma un manifestante.

“Stiamo protestando contro la casta che sta portano l'Italia alla rovina. Come i titolari licenziano i dipendenti, noi vogliamo licenziare i politici perché non sanno svolgere il loro lavoro” asserisce Daniele da Morro D'Alba.  

“Nessuno vuole essere rappresentato da questa politica, non hanno difeso i lavoratori. Non c'è più un futuro per nessuno- dichiara Angelo, disoccupato di Jesi-. Sono qui perché voglio che i politici se ne vadano fuori tutti”.

“Sono disoccupato e il mio sogno più grande è quello di riuscire ad andare a vivere da solo...Pensiamo a come siamo ridotti se quel che dovrebbe essere normale diventa un desiderio sempre più difficile da realizzare” rivela Yuri, 28 anni di Morro D'Alba.

“Ho deciso di partecipare perché non so più dove cosa fare. Sono in cassa integrazione, sono sposato ed ho due figli. Non so come mantenerli” dice un papà di Castelfidardo.

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