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Famiglia in vacanza, ma alle piante chi ci pensa? 5 tecniche di irrigazione a distanza

L'irrigazione delle piante pare impossibile in quei venti giorni di vacanza lontano da casa. Ma chi ha detto che per innaffiare bisogna essere fisicamente presenti?

Luce e gas disattivati, finestre chiuse e consigli per evitare i furti applicati alla lettera. Tutto pronto per partire. Ma le piante? Chi le annaffia in quelle due settimane in cui saremo lontano da casa? Esistono diversi sistemi, anche artigianali, per idratare le piante in automatico.  Premesso che alcune tipologie di piante come ortensie, gardenie, azalee e rodoendri non vogliono acqua calcarea e che altre piante come il cactus resistono bene alla siccità, ecco cinque metodi che possono tornare utili. 

Le tecniche di irrigazione

1)    Annaffiatura e capillarità: se possedete un giardino abbastanza grande e ricco di piante potete optare per l'annaffiatura che sfrutta il fenomeno della capillarità. Inserendo nel terriccio degli degli erogatori o un cono di terracotta le piante possono raccogliere l'acqua da un contenitore grazie ai dei tubicini.
  
2)   Acqua in gel. Se dovete assentarvi per diverso tempo potete mettere utilizzare alcuni prodotti come le biglie d’acqua e l’acqua complessata in gel direttamente nel terreno. È una speciale acqua in gel costituita da fibre naturali e acqua demineralizzata. I microorganismi del terreno scompongono la cellulosa e liberano l’acqua per un tempo che va dai 15 ai 20 giorni.
 
3)   L’irrigazione automatica: per annaffiare le piante quando andate in vacanza e non solo, potete acquistare un sistema di irrigazione automatico. 
 
4)   La bottiglia capovolta: per annaffiare le piante una soluzione fai da te è la bottiglia di plastica ma ricordate che è un metodo indicato se l'assenza da casa è breve. Riempite la bottiglia e fate 1 o 2 piccoli fori, sul tappo e sul fondo. L' acqua uscirà lentamente creando un'irrigazione molto delicata e non abbondante. Potete acquistare dei beccucci da avvitare alla bottiglia in sostituzione al tappo che, inseriti nel terreno, fanno sgocciolare l’acqua e lo mantengono umido. 

5)  La pacciamatura: la distribuzione di ghiaia, corteccia o altri materiali mantiene un costante grado di umidità delle piante evitando la disidratazione del terreno.
 
 

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