rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Casa Falconara Marittima

Una casa su tre dopo il '71: il 20% degli edifici subirebbe danni in caso forte scossa

Il Piano di Protezione Civile in caso di sisma ha studiato anche le costruzioni presenti in città, la loro data di realizzazione e la loro classe di vulnerabilità. Ecco i risultati

Oltre 3000 abitazioni in poco più di 25 chilometri quadrati di territorio e solo un terzo realizzate negli anni 70'. Il recente Piano generale di Protezione Civile in caso di terremoto adottato dalla giunta falconarese ha posto, tra i suoi documenti, la lente d'ingrandimento sugli edifici presenti in città e sulle tecniche con i quali sono stati realizzati. Pur non sottolineando eventuali ristrutturazioni – con i conseguenti adeguamenti alle normative antisismiche che si sono succedute – si tratta di uno studio utile che, second il Comune, potrà essere utile per codificare e pianificare gli interventi in caso di emergenza. Parliamo di 3153 costruzioni. Prima del 1919 ce ne erano appena 262. A oggi, 2092 edifici risultano costruiti prima del '71 mentre 1061 sono stati realizzati successivamente. La data spartiacque, cui sono seguite realizzazioni con adeguamenti sismici superiori rispetto al passato, è quella del 1972 con il grande Terremoto di Ancona e la conseguente ricostruzione. Falconara è stata classificata come zona sismica 2, il che significa che potrebbero verificarsi terremoti abbastanza forti. Il totale degli edifici è suddiviso in circa 12mila abitazioni. Secondo lo studio, nella peggiore delle ipotesi, meno del 5% della popolazione sarebbe interessata da crolli mentre tra il 10 e il 20% degli abitazioni subirebbe gravi danni. Tra le costruzioni pubbliche sicure – e per questo inserite nel Piano come edifici strategici - troviamo: la scuola Mercantini, la Tenenza dei Carabinieri, l'Itc Serrani, il Liceo Cambi, la scuola Aldo Moro, la stazione ferroviaria, Palazzo Bianchi, il Palabadiali, il Palaliuti, l'aeroporto Raffaello Sanzio, l'area Antonelli e la Capitaneria di Porto.

Come sono costruiti

La maggior parte degli edifici, ben 1552, è stata realizzata con muratura portante. Gli altri sono in calcestruzzo armato (1005) mentre 596 sono in legno o in acciaio. Più della metà svettano dal terzo piano in su. Sono 139 le case a un solo piano, 1371 quelle a due piani, 875 hanno il terzo e 768 quelle che hanno quattro o più piani.

Giovani e anziani, le differenze tra i quartieri

Oltre a questo si è suddiviso il territorio per popolazione. Il quartiere con più percentuale di giovani under 14 risulta essere Villanova – Fiumesino - Poiole (15%), seguito da Castelferretti (12%). Quello con persone più anziane, sopra i 65 anni, è il Centro (28,9%), seguito da Case Unrra (27,7%). Il più popoloso rimane Palombina Vecchia con 8287 abitanti tallonato dal Centro con 7894  abitanti. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una casa su tre dopo il '71: il 20% degli edifici subirebbe danni in caso forte scossa

AnconaToday è in caricamento