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Affitti, nel 2018 i canoni tornano quasi ai livelli pre-crisi

Secondo l’ultimo Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti, i canoni di locazione nel 2018 sono cresciuti in media del 3,1% grazie all’elevata domanda da parte di giovani coppie e lavoratori trasfertisti.

Mentre i prezzi di acquisto delle case scendono ancora, i canoni di locazione proseguono, per il quarto anno consecutivo, la risalita (+3,1%) verso i livelli pre-crisi di 10 anni fa, con prezzi medi mensili inferiori del 5,8% rispetto ai valori del 2009 (641 euro). È quanto emerge dal Rapporto sulle locazioni 2018 di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con circa 300 agenzie, elaborato con il supporto scientifico di Nomisma.

“Nel giro di un paio d’anni – afferma Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – i canoni d’affitto potrebbero anche superare i livelli del 2009 quando è cominciata la crisi. L’incremento della domanda è favorito da una società sempre ‘più liquida’. Aumentano le giovani coppie conviventi, così come divorzi e separazioni. La mobilità lavorativa contraddistingue sempre di più il nostro Paese, con trasferte di medio-lungo periodo verso le principali città. Gli stranieri cercano soprattutto soluzioni in affitto, rinviando al futuro l’eventuale acquisto dell’immobile. Parallelamente – prosegue Spronelli – la ripresa delle compravendite e lo spostamento di parte dell’offerta di abitazioni sul mercato dell’affitto breve stanno determinando una riduzione della disponibilità di immobili destinati alla locazione residenziale, spingendo verso l'alto i canoni di affitto”. L’anno ‘nero’, fanno notare da Solo Affitti, è stato il 2014, quando i prezzi medi mensili hanno toccato il minimo di 545 euro, il 15% in meno rispetto al 2009. Da qui è iniziata una lenta ripresa che ha subito un’accelerazione nel 2017 (586 euro, +4,1% rispetto all’anno precedente) e appunto anche quest’anno (604 euro, +3,1%).

Giovani coppie, lavoratori muovono le locazioni. Secondo il Rapporto sulle locazioni di Solo Affitti sono sempre di più le giovani coppie senza figli a muovere il mercato: rappresentano il 41,4% dei locatari, in buona crescita rispetto al 2017 (36,6%). In aumento anche le persone che vivono da sole 22,3% (21,3 nel 2017), mentre rallenta il fenomeno della condivisione (14,3% rispetto al precedente 16,3%) e diminuiscono le coppie con figli, dal 25,8% dello scorso anno al 22,0% di quest’anno. “Le famiglie con uno o più figli – spiega Silvia Spronelli – ritornano a poter aspirare all’acquisto di un immobile. È, quindi, fisiologico che l’aumento dei mutui e delle compravendite faccia tornare su valori “normali” questa tipologia di inquilini”.

Aumenta dal 30,3% del 2017 al 33% di quest’anno il numero di contratti di affitto sottoscritti dai lavoratori in trasferta, rimane invece stabile la quota di inquilini studenti (19,5%). Solo Affitti ha rilevato un lieve calo delle locazioni dovute a motivazioni residenziali classiche (45,8% rispetto al 47,8% dello scorso anno). “Questo – aggiunge Spronelli – avviene proprio perché un maggiore numero di famiglie riesce ad acquistare casa in questo periodo”.

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