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Venerdì, 19 Aprile 2024
Psicologia della notizia

Psicologia della notizia

A cura di Istituto Europeo di Psicologia ed Ergonomia (IPSE) di Ancona

Film e cartoni animati: quanto influiscono sulla nostra psiche?

Film e cartoni animati: potenti strumenti in grado di generare dibattiti, di portare alla luce nuove questioni e di creare scandalo nelle persone. Negli anni ci sono stati film che, positivamente o negativamente, hanno fatto molto discutere il pubblico; come “La Passione di Cristo” per la crudeltà e l’insostenibile violenza di alcune scene, “I segreti di Brokeback Mountain” per aver affrontato il tema dell’omosessualità in un ambiente storicamente chiuso e conservatore ed “Inside out” per aver mostrato il preponderante ruolo delle emozioni nelle vicissitudini della vita.Il cinema e la psicologia sono strettamente interconnessi. I temi di carattere psicologico si intrecciano indissolubilmente con le storie e gli eventi narrati nelle sceneggiature.

Attori e cartoon con le loro azioni richiamano sensazioni, emozioni e ricordi. Le scene presentate sullo schermo non sono le uniche responsabili di quel vissuto psicologico evocato dentro di noi quando guardiamo un film o un cartone. Lo schermo delle sale cinematografiche ha un ruolo fondamentale nel processo evocativo, offre al pubblico un luogo virtuale, ma che ha tutte le caratteristiche della realtà, che somiglia moltissimo alla vita reale. Nel corso del Novecento molti psicologi hanno condotto studi sull’esperienza cinematografica vissuta dagli individui. È stata studiata la percezione, le rappresentazioni del tempo e dello spazio, gli effetti delle inquadrature e le implicazioni della filmografia nella psicologia sociale. Per i ricercatori in ambito psicofisiologico il cinema è ancora un campo che promette molti contributi scientifici. Ad esempio uno studio condotto dall’Unità di Neuroimaging Quantitativo dell’IRCC dell’Ospedale San Raffaele ha dimostrato che la visione di filmati che riproducono semplici attività motorie migliora la destrezza manuale e la performance motoria, grazie a modificazioni cerebrali (Preziosa, Rocca, Gatti, Petrolini, Messina, Salini, Fumagalli, Falini, Comi, Filippi, 2014).

Attualmente lo stile cinematografico è caratterizzato da molti effetti speciali e da una tecnologia di ultima generazione che permette di produrre immagini senza filmare degli attori su un set fisico. Questo tipo di cinema tende alla spettacolarità, mira a colpire, ad impressionare ed influenzare il pubblico. L’esperienza cinematografica influenza la psiche attraverso due meccanismi: la proiezione e l’identificazione. Nel primo caso le persone attribuiscono parti del Sé, sentimenti o caratteristiche proprie agli attori; mentre nel secondo caso lo spettatore assimila l'aspetto, i tratti, i sentimenti di un protagonista dello schermo modellandoli su di se stesso.

L'identificazione può essere anche molto forte, tanto da indurre pericolosamente gli spettatori, adolescenti o persone con fragilità, ad imitare nella vita reale atteggiamenti, comportamenti ed espressioni dei loro idoli. Infine, limitatamente al mondo virtuale, un film consente di esperire senza conseguenze alcune attività proibite o regolamentate dalla società. Ciò spiegherebbe perché, nella cinematografia, le scene di erotismo e di violenza abbiano un così gran spazio.

Dr.ssa Eleonora Strappato: Psicologa del lavoro e delle organizzazioni, Psicoterapeuta cognitivo-costruttivista in formazione – Psicologa di IPSE Ancona

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