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Martedì, 16 Aprile 2024
Amici animali

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A cura di amicianimali.org

Cani fuori Regione, controlli nei canili e leishmania: il nostro incontro con l’Assessore Regionale

I Gestori disonesti che li considerano una merce, che li vedono come un guadagno, che contrastano ed umiliano i volontari dovranno arrendersi ed i Comuni decidersi a costruire canili comunali

La scorsa settimana,  Patrizia, Lorena e Manuela del Direttivo dell'Associazione Amici Animali,  sono state all'incontro richiesto dalla nostra associazione,  con l'Assessore Regionale Mezzolani e il Dirigente della P.F. Veterinaria Dott. Tibaldi.

Tre i punti sul tavolo:

1) PROBLEMATICA CANI FUORI REGIONE
2) MODIFICA LEGGE REGIONALE E REGOLAMENTO ATTUATIVO
3) LEISHMANIA

L'incontro è apparso molto proficuo. Lo sintetizziamo così.

Per il primo punto eravamo già andate preparate in quanto settimane prima avevamo preparato una proposta di modifica alla legge Regionale chiedendo la regolamentazione/restrizione della possibilità per i Gestori di importare cani da altre Regioni.
Abbiamo esposto tutti i punti negativi ed in particolare la situazione assurda dei cani "invisibili" di Roseto al Federico I.
L'Assessore Regionale ha parzialmente compreso le nostre preoccupazioni ed ha dato incarico al Dirigente entro massimo un mese di preparare un atto (da notificare a tutti i Gestori ed organi competenti) con la quale si regolamenti questa importazione in modo tale che chi decide di prendere cani da altre Regioni dovrà sottostare alle leggi della nostra Regione. Ciò vuol dire rispetto delle tariffe, obbligo di cura, sterilizzazione e controllo dei cani.
Non possiamo vietare questo scempio ma possiamo scoraggiarlo.

Per il secondo punto che si sostanziava principalmente nella inaccettabilità di alcune strutture ancora aperte e funzionanti nonostante evidenti carenze strutturali e gestionali, abbiamo evidenziato come le Asur nei loro controlli siano superficiali e non verifichino la rispondenza dei requisiti di legge nel momento in cui rilasciano parere favorevole all'apertura di un canile o al loro mantenimento. Esempio Canile Sara di Macerata.
Il Dirigente Regionale ha proposto di istituire una Commissione (composta anche da Associazioni) con il compito di girare per i 51 canili marchigiani, rilevando aspetti positivi e negativi stilando poi una graduatoria e portando tutto il lavoro sul tavolo della "politica" per i relativi provvedimenti.
Tempo di realizzazione oltre 1 anno.
Noi ci siamo opposte. Pur potendo comunque fare questa Commissione, riteniamo che i tempi siano lunghi e che, sinceramente, noi i Canili li conosciamo quasi tutti e non abbiamo bisogno di andare a rivederli. Inoltre una Commissione che mette insieme più "visioni comuni" è difficile da realizzare e quando i risultati arrivano sul tavolo della politica possono essere ignorati o stravolti.
L'Assessore ci ha dato ragione e molto intelligentemente ha fatto notare al Dirigente che recandosi la ASUR ogni 3 mesi nei canili non si capisce di quali altri monitoraggi o controlli abbia bisogno per capire quali siano i canili problematici.
Per cui ha dato incarico al Dirigente di raccogliere tutte le proposte di modifica alla Legge da parte delle Associazioni Animaliste marchigiane e predisporre una proposta entro la fine del corrente anno.
Ovviamente noi abbiamo già tutto pronto, sono anni che proponiamo questo!

Terzo punto la Leishmania. Abbiamo chiesto una modifica del Piano di controllo regionale elencando, sulla base di quello che vediamo al Federico I, tutti i punti che andrebbero rivisti. Il Dirigente ha, a nostro avviso, minimizzato il problema perchè non conosce ancora la realtà di Ostra Vetere. Però alla fine, sempre su impulso dell'Assessore, siamo riuscite ad ottenere una rivisitazione dello stesso nel più breve tempo possibile.

Nel complesso l'incontro è andato bene. Ora dobbiamo solo sperare che le promesse fatte vengano mantenute.
Se riuscissimo ad ottenere tutto quanto sopra sarebbe davvero una svolta. Un successo per tutti i cani del canile di tutta la Regione.
La nostra Associazione si batte da sempre per far cambiare il sistema affinché tutti i cani che non riusciranno a trovare una famiglia o che non riusciremo a curare possano vivere dignitosamente anche in gabbia.
I Gestori disonesti che li considerano una merce, che li vedono come un guadagno, che contrastano ed umiliano i volontari dovranno arrendersi ed i Comuni decidersi a costruire canili comunali.

Questi sono piccoli passi ...Incrociamo le ....zampe!

Il Direttivo

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