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Visite cardiologiche per i bambini: «Attese sempre più lunghe, disponibilità vanno ormai al 2024 »

L'Associazione torna sulla questione delle liste di attesa infinite

ANCONA - L'Associazione Genitori bambini cardiopatici di Torrette torna sulla questione delle liste di attesa per le prime visite cardiologiche pediatriche. «Ormai da diverse settimane  arrivano all'attenzione di questa associazione numerose segnalazioni che riguardano le  prime visite cardiologiche. Dopo l'ultimo incontro in Regione dello scorso Maggio la  Direzione dell'ospedale di Torrette si era impegnata davanti ai genitori dell'associazione e  davanti agli esponenti politici per mettere a disposizione cardiologi degli adulti per i primi  screening su pazienti pediatrici- scrive l'associazione- l'obiettivo era quello di smaltire tutte le visite accumulate in  questi anni. Si era deciso di far fare a questi piccoli pazienti un primo colloquio con un  cardiologo degli adulti che poi in base ad una valutazione avrebbe dirottato o meno il piccolo  paziente ai cardiologi pediatrici del reparto di Cardiologia pediatrica di Torrette. Da subito i  genitori dell'associazione avevano manifestato una certa perplessità a riguardo perché il  cardiologo degli adulti non ha sicuramente la stessa competenza che può avere un  cardiologo pediatrico ma in una situazione così estrema come ci si trovava la scorsa  primavera abbiamo comunque accettato questa condizione che si era detta da subito  precaria. Ad oggi non solo le liste d'attesa sono state nuovamente chiuse per l'anno corrente  (e questo succede senza che il primario ne sia a conoscenza e con una sua indicazione a  matenerle aperte), ma le disponibilità vanno al 2024». 

«Agli uffici dell' Urp e sulla nostra mail  ad oggi sono pervenute decine e decine di segnalazioni che portano inevitabilmente il  calendario indietro alla scorsa primavera. Stesso discorso per gli Holter pediatrici, sappiamo  che quelli effettuati lo scorso maggio sono stati refertati solo da qualche giorno quindi è mai  possibile fare un esame diagnostico a maggio ed avere il referto alla fine di agosto?  L'obiettivo di questi esami è identificare qualche tipo di anomalia ma capirete bene che  identificarla dopo che sono trascorsi mesi e mesi può essere pericoloso. Ci sentiamo ancora  una volta poco tutelati, poco ascoltati, poco seguiti e soprattutto poco sicuri ed è questo che  dovrebbe far pensare ad ognuno di voi che qualcosa non va e che sia il momento di  cambiarla adesso. Non abbiamo più tempo. Il nostro obiettivo è quello di collaborare sia con l'azienda ospedaliera sia con la regione  Marche, ma ad oggi ci sentiamo solamente presi in giro! Non vediamo ad oggi nessuna  promessa mantenuta e questa è una cosa molto grave che fa cadere i genitori in uno stato  di ansia e preoccupazione. Chiediamo non solo risposte immediate ma fatti perché è inutile  fare promesse che poi non vengono mai mantenute». 

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