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Salute

«Inefficace», «pericoloso», «modifica il Dna»: 8 fake news sul vaccino anti-Covid 

L’Istituto Superiore di Sanità smentisce 8 fake news che si sono diffuse recentemente in merito all’efficacia dei vaccini anti-Covid

Inefficace, pericoloso, preparato troppo in fretta, costoso. Sono diverse le false informazioni che circolano sul web nei giorni di avvio della campagna vaccinale anti-Covid. A smentirle è l’Istituto Superiore di Sanità attraverso il proprio portale, in una sezione dedicata al Covid-19 e, nello specifico, alle fake sui vaccini. 

Le fake più frequenti

1 - I vaccini anti Sars-CoV-2 sono stati preparati troppo in fretta e non sono sicuri

Falso. I vaccini sono approvati dalle Autorità competenti solo dopo averne verificato i requisiti di qualità e sicurezza. L’Ema, l’Agenzia europea per i farmaci, ha già approvato il primo vaccino contro SARS-Cov-2.

2 - In Italia i vaccini contro Sars-CoV-2 non arriveranno mai perché non sono stati ancora acquistati

Falso. La campagna di vaccinazione per gli operatori sanitari è partita ieri (GUARDA IL VIDEO). L’Italia è stata tra i primi Paesi al mondo a opzionare le quantità di vaccini necessarie per la somministrazione a tutta la popolazione. L’Italia infatti con Francia, Germania ed Olanda è stata tra i primi Paesi a firmare tutti i contratti formalizzati dalla UE per l’acquisizione di vaccini. L’avvio delle vaccinazioni in Italia è subordinato all’approvazione delle Autorità competenti per il loro impiego. Attualmente è stato autorizzato il vaccino a RNA prodotto da Pfizer BioNTech

3 - Il virus è già mutato e il vaccino è inefficace

Falso. Non vi è alcuna evidenza al momento che la mutazione del virus rilevata nel Regno Unito possa avere effetti sull’efficacia della vaccinazione. I vaccini determinano la formazione di una risposta immunitaria contro molti frammenti della proteina cosiddetta Spike, quella, per intenderci, prodotta dal virus per attaccarsi alle cellule e infettarle. Quindi anche se ci fosse stata una mutazione in alcuni frammenti della proteina Spike è improbabile che possa essere sufficiente a rendere il vaccino inefficace.

4 - I vaccini costano tanto, potranno vaccinarsi solo i ricchi

Falso, i vaccini in Italia saranno resi disponibili gratuitamente per tutti i cittadini, a partire dalle categorie individuate come prioritarie. La vaccinazione, seppur con tempi diversi, sarà offerta a tutti (entro settembre il Ministero metterà a disposizione delle Marche 700mila dosi, pari alla metà della popolazione regionale, ndr)

5 - Il  vaccino a RNA è pericoloso perché modifica il codice genetico  

Falso. Il compito dell’RNA è solo quello di trasportare le istruzioni per la produzione delle proteine da una parte all’altra della cellula, per questo si chiama “messaggero”.  In questo caso l’RNA trasporta le istruzioni per la produzione della proteina utilizzata dal virus per attaccarsi alle cellule, la proteina denominata Spike. L’organismo grazie alla vaccinazione  produce anticorpi specifici prima di venire in contatto con il virus e si immunizza contro di esso.

6 - Il vaccino è inutile perché l’immunità dura solo poche settimane

Falso. La protezione indotta dai vaccini, sulla base dei dati emersi durante le sperimentazioni,  durerà alcuni mesi. Solo quando il vaccino sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni, come accade con la vaccinazione antipneumococcica  o se sarà necessario sottoporsi a richiami

7 - Il vaccino è inutile perché non uccide il virus e non ferma l’epidemia

Falso. Lo scopo del vaccino è quello di attivare il sistema di difesa dell’organismo contro il virus in modo che qualora dovesse venirne in contatto sia già pronto ad aggredirlo e renderlo inefficace.

8 - Dopo la vaccinazione potrò finalmente evitare di indossare la mascherina e potrò incontrare parenti e amici in libertà

Falso. Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione bisognerà continuare a osservare misure di protezione nei confronti degli altri, come la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani. Ciò sarà necessario finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri.

(Tratto integralmente da www.iss.it)

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