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Tumori ginecologici, nelle Marche ogni anno 1.300 donne colpite: i dati

Nello specifico i casi di carcinoma dell’ovaio sono 360, 840 quelli all’utero e 140 ai genitali femminili

ANCONA - Ogni anno nelle Marche oltre 1.340 donne vengono colpite da un tumore ginecologico. Nello specifico i casi di carcinoma dell’ovaio sono 360, 840 quelli all’utero e 140 ai genitali femminili. Sono questi alcuni dei dati emersi l’altro ieri nel corso dell’evento Buonasera Marche Show Speciale Tumori Ginecologici "Prevenire è volerTi bene" che si è svolto presso la celebre Rotonda a Mare di Senigallia. L'obiettivo dell’evento è stato sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione e di svolgere attività volte al sostegno di pazienti e caregiver, in occasione del mese sulla sensibilizzazione sui tumori ginecologici. Il convegno è organizzato dal gruppo Sodico S.r.l. (azienda con oltre 30 anni di esperienza nel settore della cosmesi con sede a Senigallia) e da Loto OdV (associazione a livello nazionale che supporta le pazienti affette da carcinoma ovarico) in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche e la Fondazione Policlinico Gemelli di Roma.

«Nell’ambito dei tumori ginecologici abbiamo assistito negli ultimi anni ad una rivoluzione copernicana - ha affermato la prof.ssa Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia presso l'Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Oncologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche -. In particolare in quello dell’ovaio nuove terapie sono emerse prepotentemente grazie alla continua innovazione e ricerca scientifica. Tra queste, ricordiamo i PARP inibitori, i farmaci antiangiogenici e l’immunoterapia. Per contrastare la malattia bisogna svolgere una profilazione genetica e molecolare che consente di ottenere miglioramenti nella quantità e qualità di vita. Possiamo poi conoscere bene anche la genetica oncologica e identificare le donne a rischio di sviluppare la patologia a seguito della presenza in famiglia delle mutazioni genetiche BRCA 1 e 2. In questi casi si possono mettere in atto strategie preventive efficaci. Nelle Marche è attivo ad Ancona il Centro ad Alta Specializzazione di riferimento Regionale di Genetica Oncologica “Prof. Riccardo Cellerino”. Da due decenni si occupa di prendere in carico ed effettuare la profilazione genetica delle sindromi oncologiche eredo-familiari».

«Presso l’Unità Operativa Complessa dell’Ospedale "Principe di Piemonte" di Senigallia è possibile effettuare controlli oncologici sia come diagnosi precoce dei tumori del collo uterino, colposcopia, che, per i tumori del corpo uterino, isteroscopia diagnostica ed operativa - ha sottolineato Mario Massacesi, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia -. Il servizio ecografico è inoltre in grado di effettuare controlli per il tumore ovarico con la metodologia IOTA. Da due anni è inoltre attivo un ambulatorio dedicato alla Ginecologia Oncologica ed alla Ginecologia per la Paziente Oncologica»,

L'evento Prevenire è volerTi bene è inserito nel progetto SHARPER (finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito dei progetti Notte Europea dei Ricercatori) promosso dall’Università Politecnica delle Marche e nel progetto Marche HPV Free (programma di sensibilizzazione e informazione sul Papilloma Virus) promosso dal Consiglio Regionale delle Marche. Apprezzato l’interessante intervento del Direttore Generale Michele Caporossi, che ha sottolineato come il salto di qualità in atto da anni nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ancona sia oggi suggellato in pieno anche dal cambio di denominazione deciso dalla Regione da Ospedali Riuniti ad Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche. Ha sottolineato come l’alta complessità raggiunta e la qualità della presa in carico dei pazienti oncologici si devono ad una progettualità ambiziosa ed efficace che ha creato una rete oncologica virtuale, il CORM (Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche), oggi di assoluta avanguardia a livello nazionale.

Ampio spazio è stato dedicato anche al tumore della cervice uterina. «In questo carcinoma la prevenzione passa dalla vaccinazione anti-HPV e dai programmi di screening - ha ricordato Andrea Ciavattini, Ordinario di Ginecologia e Ostetricia presso l'Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona -. Nel caso in cui la neoplasia sfugga alla prevenzione, la conoscenza e l’attenzione ai sintomi con cui può manifestarsi permette di rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi quanto più precoce. Sanguinamenti vaginali, spontanei o dopo i rapporti, perdite vaginali anomale o dolore irradiato alla schiena possono essere la spia di una neoplasia cervicale e devono essere pertanto indagati tempestivamente».  Sul tema della prevenzione i giovanissimi dell’Interact del Distretto 2090 ed in particolare dell’Interact di Senigallia, associazione di club di servizio istituita dal Rotary International per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, ha presentato in anteprima il video #atupertuconl’HPV nel contesto del progetto #prevenzionevirale. Il Rappresentante Distrettuale Leonardo Tamburi ha sottolineato l’importanza che i giovani parlino ai giovani su un tema importante quale quello della prevenzione ed in particolare della vaccinazione contro l’HPV, utilizzando strumenti moderni quali video e social.

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