Wi-fi in casa: è pericoloso per la salute? L’Istituto superiore di sanità smentisce
L’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato una sezione del suo portale a questo argomento nella sezione dedicata ai falsi miti
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C’è chi, specialmente di notte, preferisce spegnere il router per paura dell’esposizione alle onde a radiofrequenza. Sono davvero pericolose? L’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato una sezione del suo portale a questo argomento nella sezione dedicata ai falsi miti. Per la precisione, l’Iss sostiene che «Gli unici effetti sanitari avversi delle onde a radiofrequenza, attualmente accertati, sono quelli di natura termica che si verificano solo a livelli di esposizione molto elevati, che non sono mai raggiunti con l'esposizione del pubblico alle comuni sorgenti ambientali o individuali».
Per quanto riguarda le apparecchiature domestiche, l’Istituto precisa che: i livelli di esposizione ai comuni router o Wi-Fi installati in ufficio o a casa sono di molto inferiori ai limiti raccomandati a livello internazionale e a quelli in vigore in Italia. Tali livelli sono, inoltre, molto più bassi di quelli dovuti alle stazioni radio base o ai telefoni cellulari (fino a 10 volte inferiori)». L’ISS segnala, infine, che: «in Italia è in vigore un rigido regime di autorizzazione e vigilanza, in capo alle Regioni, all'esercizio degli impianti fissi (come quelli radiotelevisivi e le stazioni radio base) ed i limiti di esposizione vigenti sono basati sul principio di precauzione e risultano anche più restrittivi di quelli raccomandati e applicati a livello internazionale e nell'Unione Europea. Gli impianti Wi-Fi installati a casa o al lavoro sono intrinsecamente, e più che ampiamente, conformi a questi limiti in considerazione della bassissima potenza».
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