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Salute

Riconoscere e prevenire un'intossicazione alimentare: sintomi, rimedi e consigli

Gli esperti hanno calcolato l’esistenza di ben 250 tipi di infezioni alimentari e i sintomi non sono univoci. Quelli che riguardano l'apparato gastrointestinale possono non essere gli unici

Gli esperti hanno calcolato l’esistenza di ben 250 tipi di infezioni alimentari e i sintomi non sono univoci. Quelli che riguardano l’apparato gastrointestinale (vomito, mal di stomaco, crampi addominali e diarrea) sono i più comuni e capaci di mettere in allarme, ma nei casi più gravi si puà arrivare ad accusare problemi anche febbre, tremori fino al caso estremo: il blocco neuromuscolare. Il caldo estivo, che perdura in questi giorni, può influire sulla conservazione dei cibi e moltiplicare il rischio di tossinfezioni ma occhio anche nei restanti giorni dell’anno. 

Attenzioni a questi cibi

•    creme e salse contenenti uova (come la maionese);
•    carne e derivati;
•    frutti di mare (soprattutto se crudi);
•    latticini;
•    verdure crude;
•    uova.

La prevenzione

•    Il frigo - ricordati di riporre la spesa in modo corretto e nel ripiano adeguato del frigo; utilizza contenitori in vetro o il sottovuoto per conservare gli avanzi, non lasciarli mai nei tegami di cottura e non riporre mai alimenti caldi o tiepidi nel frigo.

•    Il freezer - porziona gli alimenti, avvolgendoli nella pellicola, nelle buste per alimenti o in contenitori resistenti; inoltre, ricorda che lo scongelamento deve avvenire sempre nel frigorifero, mai a temperatura ambiente.

•    La cottura - per garantire l’eliminazione delle spore dagli alimenti, assicurati di cucinarli ad una temperatura superiore ai 120° C.

•    Frutta e verdura - lava sempre frutta e verdura prima della consumazione, preferibilmente con un cucchiaino di bicarbonato, lasciandole in acqua per 15 minuti; non refrigerare i prodotti dopo il lavaggio e, se si acquista verdure in busta, lavarle sempre anche se sulla confezione viene indicato che non è necessario; ricordati anche di non lasciare frutta e verdura a contatto con gli altri alimenti.

•    La carne – deve essere conservata in sacchetti per gli alimenti e non va pulita sotto l’acqua. A seconda del tipo di taglio e composizione: deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.

•    Il pesce - pulito ed eviscerato, deve essere lavato sotto acqua corrente e conservato in un contenitore ermetico o coperto con una pellicola; inoltre deve essere consumato entro 24 ore.

•    Latticini e uova - conservali in appositi contenitori nel ripiano centrale del frigo e, nel caso delle uova, evita di tenerle nel portauova dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura.

Se mangi in casa

•    Lava sempre le mani prima e dopo aver maneggiato alimenti.

•    Conserva gli alimenti, crudi e cotti, in frigorifero. 

•    Cuoci bene i cibi ed evita di consumare carne, uova e molluschi crudi o poco cotti.

•    Stai attento alla pulizia dei piani di lavoro, del frigorifero, degli strofinacci e delle spugnette.

•    Ricorda che l’utilizzo di elementi protettivi, come coperchi o pellicola trasparente, riduce il rischio di contaminazione.

Se mangi fuori

•    I piatti freddi devono essere esposti in un banco refrigerato e protetto, non esposto all’aria né alla temperatura dell’ambiente.

•    I piatti caldi devono essere “fumanti”. 

•    Fidati delle tue impressioni: evita gli alimenti che non ti convincono nell’aspetto o nell’odore; inoltre, fai attenzione all’igiene e alla pulizia del locale e di chi ci lavora.
In caso di intossicazione consulta il tuo medico di fiducia. È importante bere acqua per evitare la disidratazione, assumere fermenti lattici e mangiare alimenti molto leggeri per qualche giorno.

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