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Salute

Psicologi marchigiani: «Disagi dei giovani in aumento, nonostante il Green pass»

L'Ordine degli psicologi lancia un appello: evitare a tutti i costi una chiusura indiscriminata delle scuole e l’ennesimo ritorno alla didattica a distanza

Con oltre 1.880 contagi Covid-19 registrati nelle Marche nella giornata di domenica, il ritorno alle lezioni in presenza è stato messo in discussione. Ma l’Ordine degli Psicologi marchigiani avverte: «Registriamo un aumento di condizioni di fragilità: ragazzi, adolescenti e bambini con disturbi specifici dell’apprendimento sarebbero ulteriormente danneggiati da un ritorno indiscriminato alla Dad. Per questo motivo lanciamo a gran voce l’appello di evitare a tutti i costi una chiusura indiscriminata delle scuole e l’ennesimo ritorno alla didattica a distanza» commenta la Presidente Katia Marilungo. Molte le motivazioni alla base del messaggio: in primo luogo alcuni studenti sono già stati contagiati dal virus, affrontando così sia Dad che quarantena. Va inoltre considerato che altrettanti ragazzi sono già stati in quarantena, per motivi legati al contatto o alla vicinanza effettiva con un positivo. «Non sottovalutiamo inoltre l’aspetto della campagna vaccinale: per i ragazzi dai 12 anni in su essa è stata condotta in maniera importante, tanto da avere molti studenti con due dosi e non una sola. All’interno di questa fascia la Dad sarebbe giustificata solo ed esclusivamente nel caso in cui sussistano casi di positività» continua la Presidente.

Dall’inizio della pandemia ad oggi sono numerose le problematiche psicologiche in netto aumento: gli psicologi, all’interno dei loro studi, registrano situazioni familiari complicate, come emarginazione sociale e povertà culturale di alcuni nuclei familiari. Oggi i ragazzi, pur avendo il Green pass, evitano di uscire anche quando se ne verifica la possibilità e quindi non socializzano più; sono di conseguenza aumentati in maniera esponenziale crisi di panico, isolamento e disagio.

«Ritiro sociale e insonnia la fanno da padrone. Sono tutti sintomi che stanno dilagando: bambini e ragazzi stanno male. La scuola serve agli studenti di tutte le età, – conclude la Marilungo – per questo come categoria di professionisti ci auguriamo che venga scongiurato un ritorno alla didattica a distanza». Va chiarito che gli psicologi non si dicono completamente contrati alla Dad, riconoscendola come strumento valido al proseguimento del corretto programma scolastico a tutti i livelli, da adottare tuttavia nel solo ed esclusivo momento in cui all’interno della classe si registri anche un solo caso di positività.

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