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Giornata del medico: «Grandi camici bianchi che hanno mosso i primi passi dalle Marche»

All’evento odierno sono stati presenti il dirigente Asur Marche Nadia Storti, il direttore di Area Vasta 2, Giovanni Guidi, il direttore generale degli Ospedali Riuniti Michele Caroporossi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Qualcuno oggi lavora a Moderna, negli Usa, nel team che ha messo a punto il vaccino anti-Covid. Altri hanno fatto esperienze e progetti internazionali. Tutti hanno mosso i primi passi qui, nelle Marche, ed hanno potuto spiccare il volo nelle rispettive carriere anche grazie alle Borse di studio che l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona ha messo a disposizione: ben 102 nell’arco dell’ultimo decennio. Un sostegno importante, che ha contribuito non solo a realizzare i sogni professionali di altrettanti giovani camici bianchi, ma anche a creare una classe medica ispirata da comuni valori deontologici e professionali. 

Stamattina, questo ‘esercito virtuoso’ è stato chiamato a raccolta dall’Ordine, che ha inteso celebrare in realtà tutti i suoi iscritti, in particolare quelli che si sono distinti nella battaglia contro il Covid, con una seconda edizione della tradizionale Giornata del Medico, usualmente celebrata in dicembre. “La sosta forzata di due anni di pandemia ci imponeva di creare un secondo momento importante di incontro che è un prosieguo della Giornata organizzato lo scorso dicembre – spiega il Presidente dell’Omceo Ancona, Fulvio BorromeiFare comunità professionale è fondamentale, perché la comunità si migliora nel suo insieme. Infatti abbiamo già in programma una terza giornata di categoria, sempre in questo anno. Questa vuole essere un’occasione celebrativa per i nostri professionisti, nell’ottica del riconoscere e valorizzare il ruolo del medico”. 

Un’occasione celebrativa, ma anche politica, nella quale oltre agli iscritti sono stati chiamati a raccolta anche i vertici della sanità regionale, per un momento di riflessione pubblico e condiviso sullo stato della professione. “Va riconosciuto ai medici ciò che hanno fatto per contrastare la pandemia – continua il Presidente Borromei ma non solo: il ruolo della nostra professione è fondamentale per poter intraprendere un percorso di correzione e di implementazione mentre costruiamo il nostro Sistema Sanitario. Siamo in cammino e non possiamo fermarci a ripensarlo ex novo, perché il Paese ha bisogno adesso del Sistema Sanitario. Tuttavia possiamo in corso d’opera impegnarci a modificare quelle prassi che si sono rivelate non più adeguate: questo può avvenire attraverso un dialogo costante con i soggetti coinvolti, dialogo che da tempo auspichiamo e per il quale ci mettiamo a disposizione”. 

Intanto, questa mattina sono stati consegnati i riconoscimenti per tutti i medici appartenenti all’Ordine che si sono distinti per meriti particolari nell’azione di contrasto al Covid: fattore che, sottolinea il Presidente, evidenzia il ruolo fondamentale rivestito dalla classe medica nell’emergenza pandemica. Quindi sono stati premiati anche i colleghi che hanno ottenuto il riconoscimento di Cavaliere del Lavoro e quelli che hanno ricevuto il premio Ciriachino d’Oro. “Sono medici – aggiunge Borromei che dimostrano come la nostra professione abbia delle ricadute anche sociali e come la categoria medica sia perfettamente inserita nella società civile”. Allo stesso modo, sono stati valorizzati i camici bianchi che hanno messo a disposizione tempo e professionalità nel progetto di orientamento professionale ‘Curvatura biomedica’, destinato ai giovani liceali che intendono intraprendere gli studi di Medicina. Una  grande ‘task force’ ispirata ai medesimi valori etici, come ama definirli il loro presidente, Fulvio Borromei, che certamente potranno garantire alla medicina e alla sanità marchigiana un grande valore aggiunto per il prossimo futuro.

All’evento odierno sono stati presenti il dirigente Asur Marche Nadia Storti, il direttore di Area Vasta 2, Giovanni Guidi, il direttore generale degli Ospedali Riuniti Michele Caroporossi.

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