Quando la bella stagione è un incubo: allergia al polline, cos'è e come difendersi
E' primavera e per molti la "bella stagione" per definizione si trasforma in incubo. Chi soffre di allergia al polline (pollinosi) sa di cosa stiamo parlando
E' primavera e per molti la "bella stagione" per definizione si trasforma in incubo. Chi soffre di allergia al polline (pollinosi) sa di cosa stiamo parlando. Una delle forme più diffuse di pollinosi è quella dovuta alle onnipresenti graminacee.
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Cosa succede?
I pollini sono formati da granuli che rappresentano le cellule riproduttrici delle piante, rilasciate durante la fioritura di alberi (betulla, frassino) e piante erbacee (graminacee, parietaria, ambrosia). E' il vento a trasoprtarli e possono entrare in contatto con le mucose di naso, occhi e gola. Nei soggetti allergici il sistema immunitario reagisce in maniera anomala ed eccessiva ai pollini formando anticorpi specifici, le Immunoglobuline E (IgE). Il polline viene rilasciato in tempi e modi differenti: dipende dalla temperatura esterna, dal vento e dall'umidità. I sintomi dipendono dalla concentrazione di polline presente nell'aria.
Sintomi
I sintomi dell’allergia ai pollini posso essere diversi, i più comuni sono:
- occhi rossi,
- lacrimazione e prurito oculare,
- naso chiuso,
- prurito nasale,
- naso che cola e starnuti (rinite o rinocongiuntivite allergica).
- Più di un allergico su cinque tende a presentare anche sintomi asmatici, come tosse, fiato corto e senso di costrizione al torace (1 caso su 5)
Come si scopre?
Per confermare un sospetto di allergia verso uno o più pollini è fondamentale eseguire dei test cutanei, chiamati prick test. Questi vengono eseguiti inoculando con un’apposita lancetta piccole quantità di allergeni a livello della cute dell’avambraccio. Dopo circa 15-20 minuti , in caso di allergia si avrà una risposta infiammatoria della cute nella sede del test.
Consigli
Esistono terapie farmacologiche per trattare questo tipo di allergia, ma è bene parlarne con il proprio medico di famiglia. Per quanto riguarda consigli generici:
- No passeggiate nei prati dove l'erba è stata tagliata da poco.
- Nel periodo di pollinazione evita le attività sportive in prossimità di aree verdi e i lavori di giardinaggio
- indossare un paio di occhiali scuri, dato che la luce del sole aumenta il fastidio associato ai sintomi oculari
- Tra le 10 e le 16, periodo di maggior concentrazione di pollini, tieni chiuse le finestre e i finestrini dell'auto
- Se l'auto ha l'aria condizionata, installare un filtro antipolline può essere d’aiuto
- Doccia e cambio dei vestiti quando si rientra in casa, in modo tale da eliminare i pollini che si sono attaccati nel corso della giornata. P
- Prima di andare a dormire, applicare sulle palpebre un batuffolo di cotone imbevuto d'infuso alla camomilla e rosmarino, per sfiammare e idratare gli occhi
- Non stendere il bucato all'aperto: il polline si può attaccare a lenzuola e asciugamani
Alimenti da evitare
Alcuni alimenti provocano reattività con i pollini. Quando i sintomi si riacutizza, dunque, via:
- fragole,
- cioccolato,
- crostacei,
- molluschi,
- formaggi fermentati,
- insaccati
- frutta secca.