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Il "camicino dei sogni" per accompagnare i bambini all'intervento chirurgico

L’ingresso in sala operatoria è un momento molto delicato, non solo per il bambino, ma anche per il genitore. L’attesa fuori dalla porta, quando gli infermieri riportano il pigiamino del proprio figlio, è il momento in cui prende vita la sensazione di ‘vuoto’ e la paura prende il sopravvento

ANCONA - L’ingresso in sala operatoria è un momento molto delicato, non solo per il bambino, ma anche per il genitore. L’attesa fuori dalla porta, quando gli infermieri riportano il pigiamino del proprio figlio, è il momento in cui prende vita la sensazione di ‘vuoto’ e la paura prende il sopravvento. È così che l’associazione Comitato Genitori Bambini Cardiopatici ha dato avvio nel 2019 al progetto “Il Camicino dei Sogni”, con l’obiettivo di rendere il percorso dell’intervento chirurgico meno traumatico per il bambino e la sua famiglia. Da oggi il progetto ha una ulteriore evoluzione, grazie all’introduzione di nuovi camicini colorati, che renderanno il passaggio dalla veglia al sonno e l’ingresso in sala operatoria più sereno. «Il progetto si è arricchito grazie alla realizzazione di nuovi camicini su misura colorati per i nostri piccoli pazienti, e all’introduzione di innovativi camicini riscaldanti per i bambini con più di 6 anni, capaci di favorire il benessere psicofisico dei bambini che accedono in sala operatoria” afferma la Presidente dell’Associazione. Un Battito di Ali Valentina Felici. I camicini sono stati ideati con la collaborazione della giovane stilista Beatrice Beffa, particolarmente legata al reparto e da sempre impegnata in attività ludiche dedicate ai più piccoli».

Il mantenimento della normale temperatura corporea nel periodo perioperatorio ha importanti riscontri, sia a livello fisico che a livello psicologico. Il calore ha il potere di  sviluppare una sensazione di benessere tale da far sentire il bambino protetto e meno a disagio. I camicini riscaldanti diventano dunque calde coperte che lo riscalderanno durante l’operazione. «Con la coordinatrice del Reparto di Cardiochirurgia Dr.ssa Chiara Gatti e il coordinatore del Blocco operatorio Dr. Marco Fioretti – continua Valentina Felici – abbiamo ideato un percorso per favorire l’utilizzo di questi camicini, il successivo lavaggio e rientro in reparto. Questo ulteriore passaggio rientra nel più ampio progetto dedicato alla preparazione dei bambini all’intervento chirurgico, che avviene con la lettura della Favola “Lyana la tigre Indiana”, scritta da Irene Camilletti, alla sua bimba Luna e prosegue con la procedura curata dal nostro dr Pupozzi. Abbiamo inoltre previsto, all’interno della Cartella giocosa, un capitolo dedicato a realizzare i sogni che i bambini vorrebbero fare mentre il Dr. Marco Pozzi, con la sua equipe, “aggiusta” i loro cuoricini». Il progetto è stato possibile grazie al supporto dell’azienda Zannini, che ha effettuato la donazione a copertura dell’iniziativa. 

Le iniziative dell'associazione   

La Cartella Giocosa
L’attività giocosa attraverso la quale il bambino prende consapevolezza della sua malattia e dei trattamenti necessari per affrontarla. In reparto un professionista Clown Dottore, Il “Dottor Pupozzi”, affianca Medici e Infermieri nel compito di spiegare la malattia e le cure.

Progetto Osteopatia
Il primo progetto in Italia per garantire ai pazienti trattamenti osteopatici per i bambini post operati.

Cuori In Movimento
Il progetto nato per favorire l’avvio o il ritorno all’attività fisica e sportiva di soggetti cardiopatici sia in età pediatrica che in età adolescenziale e adulta.

Telemedicina
Progetto innovativo che grazie a innovativi micro device permette di controllare e monitorare costantemente l’andamento clinico dei piccoli pazienti.

Progetto Macroregione
Creazione di un network transnazionale per la diagnosi precoce ed il trattamento di cardiopatie congenite pediatriche nella Macroregione Adriatico-Ionica.

Morti improvvise degli atleti
Acquisto di una ecosonda 3D, un gioiello tecnologico sofisticato che consente di migliorare l’accuratezza diagnostica delle patologie cardiache attraverso ecografie tridimensionali. 

Progetto Lorenzo
Prende il nome da Lorenzo Bockholt, giovane affetto da cardiopatia congenita che nel 2021 è scomparso prematuramente all’età di 22 anni. Il progetto nasce con lo scopo di migliorare il comfort dei genitori durante la permanenza in ospedale.
 

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