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Rendere Ancona città amica delle persone malate di Alzheimer: la mozione Valenza-Mandarano

I consiglieri comunali Silvia Valenza (Pd) e Massimo Mandarano (Gruppo Misto) e hanno firmato una mozione che, se approvata durante il prossimo consiglio comunale, impegnerà la Giunta ad avviare un percorso comunitario di condivisione con il coinvolgimento delle Istituzioni Locali

ANCONA - Nella regione Marche la popolazione ultrasessantacinquenne è di 362.020 soggetti (Fonte  ISTAT 2021), rappresentando il 24,11% del totale, e che le persone affette da malattia di Alzheimer conclamata sono circa 7 mila, mentre la platea complessiva delle persone che presentano una sintomatologia allo stadio almeno iniziale è di circa 35 mila persone. La Federazione Alzheimer Italia ha avviato in diverse realtà italiane il progetto “Dementia Friendly Communities”, secondo un protocollo messo a punto dall’organizzazione Alzheimer’s Disease International, pioniera nell’organizzazione di Dementia Friendly Communities in Europa,  con l’obiettivo di realizzare contesti urbani consapevoli, accoglienti ed inclusivi per le persone affette da demenza. 

Il progetto su Ancona

I consiglieri comunali Silvia Valenza (Pd) e Massimo Mandarano (Capogruppo Gruppo Misto) e hanno firmato una mozione che, se approvata duranteuno dei prossimi consigli comunali, impegnerà la Giunta ad avviare un percorso comunitario di condivisione con il coinvolgimento delle istituzioni locali, dell’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani (INRCA) di  Ancona (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico: IRCCS), dell’associazione  Alzheimer e delle associazioni del Terzo settore, che porti alla costituzione di un Tavolo che si faccia promotore del progetto “Dementia Friendly Community”, finalizzato al riconoscimento della città di Ancona come “Comunità amica delle persone con demenza". Gli obiettivi ricalcano, appunto, quelli del “Dementia Friendly Communities”: Informazione-formazione a specifiche categorie che rivestono un ruolo chiave nella comunità (esercenti, forze dell’ordine, uffici di front office, ecc.), allo scopo di fornire gli strumenti più idonei per relazionarsi con il malato di Alzheimer e fornire supporto nei casi di deficit cognitivi; individuazione di spazi per l’organizzazione di iniziative di sostegno e consulenza rivolte ai malati e ai loro familiari, affinché possano partecipare pienamente alla vita e agli eventi della comunità; ideazione e promozione di uno o più eventi durante il mese di settembre (mese mondiale dell’Alzheimer).

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