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Tutto sulla vitamina E, risponde la nutrizionista

Vitamina E, quali cibi la contengono? Quali benefici ha? Risponde la nutrizionista Chiara Manzi

Vitamina E, quali cibi la contengono? Quali benefici ha? Risponde la nutrizionista Chiara Manzi. «Pochi sono i prodotti ricchi naturalmente di vit E, contenuta in modo intrinseco. Molti prodotti in commercio, soprattutto tra gli oli vegetali, sono invece arricchiti. Essendo una vitamina liposolubile è presente in prodotti ricchi di lipidi e quindi soggetti all’irrancidimento. Per ovviare il problema la vitamina E, fungendo da antiossidante, evita l’effetto negativo dell’ossigeno. Assicurando questa funzione nel prodotto però va a perdere i benefici per l’organismo» spiega la Chiara Manzi. 

Benefici

«La prima proprietà da riconoscerle è quella antiossidante, valida a combattere i radicali liberi e favorire il rinnovo cellulare, dimostrandosi un alleato per contrastare l’insorgenza di tumori- continua la nutrizionista- ci protegge anche dai rischi cardiovascolari attraverso la sua importante azione anticoagulante. Riducendo la formazione di radicali liberi, agisce direttamente sull’aggregazione delle piastrine riducendo la possibilità di emboli, placche e trombi arteriosi. Essendo un potente antiossidante evita l’ossidazione del colesterolo LDL concausa delle patologie cardiovascolari». 

Cibi ricchi di natura

«La vitamina E è presente in oli vegetali e frutta oleosa, ma attenzione- avverte Chiara Manzi- non tutti gli oli vegetali la contengono in forma naturale. meglio prediligere sempre olio extravergine di oliva. Una valida alternativa sono i semi di lino, di zucca o di girasole e non dimenticarti delle noci e delle mandorle che sono fonti molto nobili di vit E. E' da precisare che, essendo liposolubile, è termolabile per cui la sua concentrazione tende a degradarsi con il calore. Meglio scegliere alimenti non lavorati e prestare attenzione alla cottura e alle trasformazioni casalinghe». 

Fabbisogno e carenze

«Il fabbisogno giornaliero di vitamina E si aggira attorno agli 8-10 mg, per un massimo di 15 mg- continua la nutrizionista- la carenza di vitamina E è spesso correlata a malnutrizione, diete ferree in cui il quantitativo di grassi è ben sotto la soglia minima. In soggetti di diversa età può comportare effetti differente.Nei bambini e nei ragazzi la carenza può comportare difetti nella crescita e nello sviluppo, mentre tra gli adulti causa problemi nervosi e metabolici. Diverso è il discorso per l’eccesso, anche la miglior medicina se in eccesso provoca danni e disturbi. In questo caso, sebbene sia raro, gli studi hanno notato un correlato innalzamento della pressione sanguigna e una riduzione degli ormoni tiroidei, particolarmente impattante per chi soffre di disturbi legati alla tiroide. Nel breve termine si possono notare stanchezza, nausea e problemi digestivi». 

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