rotate-mobile
Alimentazione

I disturbi alimentari nel bambini: quando rivolgersi allo specialista

Una piccola guida che può aiutarvi a riconoscere i primi "campanelli d'allarme"

I disturbi alimentari nei bambini possono nascondere problematiche più serie e, se non trattate, protrarsi negli anni successivi. Riconoscerli e affrontarli con un bravo medico specialista è la prima cosa da fare, ma spesso i sintomi non sono così chiari da far scattare il classico campanello d’allarme. 

Celiachia nelle scuole di Ancona, i dati

Qualcosa non va se…

Qualcosa non va nell’alimentazione del bambino quando compaiono questi sintomi: 

-    Rifiuto del cibo reiterato e in situazioni specifiche

-    Estrema selezione degli alimenti (nei bambini più grandi): occhio al rifiuto anche solo di assaggiare alimenti nuovi 

-    Disfagia funzionale: il bambino mostra parziale rifiuto del cibo per paura di vomitare o soffocare, anche se non ha patologie particolari

I disturbi alimentari più frequenti 

•    disturbo della nutrizione: in cui il bambino non riesce ad assumere la quantità e la qualità di nutrienti necessarie al suo sviluppo, andando incontro a problemi della crescita;

•    comportamento “pica”: ossia l’abitudine che hanno alcuni bambini di ingerire sostanze non commestibili, come i sassi o la sabbia;

•    disturbo di ruminazione: un problema legato a frequenti episodi di rigurgito, da ricollegare però unicamente a disturbi comportamentali e non a malattie, come il reflusso gastroesofageo.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I disturbi alimentari nel bambini: quando rivolgersi allo specialista

AnconaToday è in caricamento