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Alimentazione

Funzioni e controindicazioni del peperoncino: cosa fare in caso di irritazione

L'estrema facilità ad irritare occhi e naso è uno dei "marchi di fabbrica" del peperoncino

Grazie al suo contenuto in componenti che possono svolgere una funzione positiva sulla salute (componenti bioattivi), al peperoncino sono state attribuite diverse azioni. L’elenco è stato pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità nel portale ISS Salute:

Le funzioni del peperoncino

  •  analgesica
  •    antiossidante e antinfiammatoria, che può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di diabete
  •     anti-obesità 
  •     fotoprotettiva, nei confronti del danno indotto dalle radiazioni ultraviolette
  •     antimicrobica, in grado di combattere e prevenire le infezioni
  •    regolatrice della composizione microbica intestinale
  •     anti-infiammatoria e anti-tumorale, perché riduce la formazione di nuovi vasi sanguigni necessari al tumore per accrescersi (angiogenesi)
  •    favorente l’assorbimento dei micronutrienti, come le vitamine

Il consumo regolare di peperoncino è associato ad un minore rischio di infarto del miocardio e di comparsa di malattie cerebrovascolari; tuttavia, è bene ricordare che le proprietà benefiche evidenziate negli studi scientifici si riferiscono ai principi attivi contenuti nel peperoncino, come la capsaicina, somministrati il più delle volte sotto forma di estratto e non come semplice alimento. Questo significa che la quantità di principio attivo assunta con un consumo regolare di peperoncino in cucina, potrebbe non determinare gli stessi effetti sulla salute.

Indicazioni e controindicazioni

Il peperoncino, soprattutto nelle forme più piccanti, è estremamente irritante; bisogna quindi avere cura di lavare bene le mani dopo averlo maneggiato, per evitare di contaminare altre aree del corpo come, ad esempio, occhi e naso.
Per alleviare il senso di bruciore in bocca, uno dei modi migliori è bere latte o mangiare yogurt. Infatti, la caseina, presente nei latticini, lega la capsaicina, rimuovendola dai recettori presenti sulla mucosa. Quando la sensazione dolorosa è acuta, invece, è opportuno utilizzare del ghiaccio come anestetico.

Recenti studi hanno suggerito una relazione tra l'assunzione di alte dosi di capsaicina attraverso il consumo abituale di cibi piccanti ed il rischio di sviluppare il tumore dello stomaco negli uomini, ma non nelle donne. Il consumo di peperoncino è sconsigliato in caso si seguano regimi nutrizionali specifici per la cura delle patologie esofagee, gastriche e intestinali. Si consiglia di consumarlo con attenzione in caso di acidità di stomaco, malattia da reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera, colon irritabile, emorroidi e ragadi anali.
Le tipologie piccanti di peperoncino sono di norma sconsigliate al di sotto dei due anni di età, perché i bambini non hanno un apparato digerente adeguatamente sviluppato e rischierebbero di andare incontro a problemi seri. Anche durante la gravidanza e l'allattamento, non essendo disponibili studi specifici sulla tollerabilità, è sconsigliato il consumo di peperoncino. 

Il peperoncino e i prodotti a base di peperoncino non devono in nessun modo essere considerati un alimento miracoloso da utilizzare in sostituzione di farmaci, soprattutto in presenza di malattie conclamate. Il suo utilizzo deve essere considerato all'interno di una dieta equilibrata e bilanciata per apportare all'organismo tutti i nutrienti e micronutrienti di cui necessita senza eccedere nel consumo di alcuni alimenti a scapito di altri. (Tratto da ISS Salute).

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