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Alimentazione

Miele e fruttosio alternative salutari allo zucchero? Il punto della nutrizionista

Molte persone considerano il miele come un’alternativa più sana e naturale. Il punto con la nutrizionista Chiara Manzi

Molte persone considerano il miele come un’alternativa più sana e naturale. Il miele è naturale senza alcun dubbio, proprio come lo zucchero. Lo zucchero, sia grezzo che di canna che bianco, viene estratto dalla canna da zucchero o dalla barbabietola, due prodotti assolutamente naturali. Il punto sul miele, benefici e falsi miti, della nutrizionista Chiara Manzi (Cucina Evolution).

Come sono composti zucchero e miele?

«Il miele è composto da due monosaccaridi: fruttosio e glucosio. Talvolta, in alcuni tipi di miele possiamo trovare anche saccarosio. La fluidità con cui si presenta è data da una percentuale di acqua, circa il 20 %, motivo per cui le calorie sono leggermente ridotte rispetto allo zucchero. Lo zucchero è invece formato dal disaccaride saccarosio, composto a sua volta sempre da fruttosio e glucosio» spiega la dottoressa. La diversificazione della fluidità del miele: è più liquido la percentuale di fruttosio è maggiore del glucosio, al contrario in mieli più solidi troviamo una maggiore concentrazione di glucosio.

A cosa bisogna stare attenti? 

«In dosi contenute il fruttosio non alza la glicemia pur essendo metabolizzato dal fegato come zucchero. Eccedendo con il consumo di fruttosio, l'innalzamento della secrezione insulinica è comunque garantito. Erroneamente le persone diabetiche potrebbero cadere nel tranello- spiega la Manzi- poi si trasforma direttamente in grasso (soprattutto viscerale) causa di obesità, diabete, tumori e altre malattie. Il fruttosio non è quindi un buon sostituto, essendo fattore che influisce di più sull’insorgenze di patologie cronico degenerative. Per lo stesso motivo non è consigliabile consumare sciroppo di agave, costituito solo da fruttosio».

Quanti zuccheri dovrei ingerire al giorno?

«Un recentissimo parere di EFSA, in riferimento al quantitativo sicuro di zuccheri assumibili, afferma che il consumo di ‘zuccheri liberi’ -che includono sia quelli ‘aggiunti’ che quelli naturalmente presenti nel miele, negli sciroppi, nei succhi di frutta e verdura e nei succhi concentrati- dovrebbe essere ridotto il più possibile. Promuovendo la totale eliminazione».

Il miglior sostituto qual è?

«Dolcificanti artificiali, che sconsiglio, fanno aumentare la fame e la voglia di dolce, inducendo a riversarsi su quantitativi di zuccheri, e cibi calorici, esorbitanti».

Esistono soluzioni alternative naturali più salutari?

«Sicuramente i più consigliati in questo caso rimangono stevia ed eritritolo- conclude la Manzi- sebbene sulla stevia ci siano alcune difficoltà, dovute all’esaltato potere dolcificante e al retrogusto particolare, l’eritritolo risulta privo di controindicazioni e più duttile nelle preparazioni. Questo prodotto, pur conservando i medesimi requisiti organolettici dello zucchero comune (saccarosio), possiede proprietà metaboliche e caloriche estremamente vantaggiose e può entrare a far parte anche della dieta dei diabetici. Questo prodotto, pur conservando i medesimi requisiti organolettici del saccarosio, possiede proprietà metaboliche e caloriche estremamente vantaggiose e può entrare a far parte anche della dieta dei diabetici».

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