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Le Marche (ri)abbracciano la Russia: il volo per Mosca è più di un sogno

L'ipotesi di un volo diretto tra le Marche e la Russia è più di un semplice sogno, specialmente dopo la visita dei tour operator che si è conclusa proprio oggi

Si conclude la cinque giorni marchigiana dei 65 tour operator e giornalisti russi. La delegazione ha visitato i luoghi simbolo delle Marche “testando” le potenzialità del territorio ad ospitare turismo commerciale, religioso, artigianale, balneare e montano. Prova superata, dicono le istituzioni riunite all’aeroporto di Falconara per salutare gli ospiti, tanto che si parla già seriamente di un volo diretto tra le Marche e la Russia con il vettore S7 airline, che ha collaborato all’iniziative della Regione insieme alla Enit (Agenzia Nazionale russa del Turismo ). «Il volo? Dipende dalla capacità di incontrare domanda e offerta tra compagnie estere e operatori italiani» ha detto il presidente Francesco Acquaroli. «L’obiettivo è riallacciare il turismo nella nostra regione su tutti i canali- prosegue Acquaroli- con questa esperienza abbiamo avuto riscontri positivi, purtroppo le percentuali di turismo straniero ci danno in difficoltà e stiamo cercando di cogliere le opportunità per farci conoscere al mercato russo e del Nord Europa in generale, noi crediamo di avere una grande capacità attrattiva e dobbiamo costruire un’offerta politica e una strategia di promozione in tempi brevi. Tutto questo significa opportunità di lavoro». Gino Sabatini, presidente Cna Marche: «I primi feedback che ho ricevuto sono entusiasti, i tour opeator hanno visto una regione che può funzionare e aprendo una linea di collegamento aerea con la Russia possiamo avere un ritorno in termini di turismo ed economia molto importante, soprattutto per quelle filiere che con la Russia hanno rapporti commerciali». Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche Centrali: «Il nostro posizionamento è per una fascia medio-alta, diversa da quella dei competitors, e puntiamo a una crescita di qualità». 

Marzio Scamolla, country manager per l’Italia S7 Airlines, ha accompagnato gli operatori nel tour: «Ho visto albergatori che hanno fatto il massimo per farci gustare quello che la vostra terra offre, gente che vuole ripartire, e questo ha segnato anche gli operatori. Oggi finisce questo capitolo dell’”educational” e domani iniziamo a lavorare. S7 aveva 12 aeroporti in Italia prima del Covid e avevamo iniziato a valutare nuove destinazioni, Ancona può essere una di quelle, noi ci crediamo». Irina Petrenko, responsabile Enit: «Quando siamo atterrati ho visto qualcuno che aveva le lacrime agli occhi dall’emozione. Il programma è stato intenso, abbiamo fatto piccoli assaggi dell’offerta della regione e posso confermare che 5 giorni sono troppo pochi. Abbiamo seminato, ora dobbiamo far crescere e speriamo che il volo che dalla Russia ci ha portato qui non si limiti ad essere occasionale».

Acquaroli Irina Petrenko-2

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