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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Visite cardiologiche ai bambini? La prima data disponibile a marzo 2024: la denuncia dei genitori

Il Comitato genitori dei bambini cardiopatici torna a parlare della questione delle file d'attesa impossibili. L'associazione "Un battito di Ali" denuncia tutto in una lettera

ANCONA - «Sempre peggio le prenotazioni per le visite cardiologiche pediatriche»: a denunciare la situazione di disagio è il Comitato genitori dei bambini cardiopatici segnalandolo alla Odv Un battito di Ali. In una lettera aperta alla stampa l'organizzazione scrive: «Da alcuni mesi l'associazione dei genitori bambini cardiopatici ha sollevato la  questione che riguardava le lunghissime liste d'attesa per le prestazioni ambulatoriali cardiologiche. Ora, a diverse settimane dalle nostre innumerevoli segnalazioni, non solo le cose non sono  assolutamente cambiate, ma sono addirittura peggiorate. Se prima, con un'impegnativa per una visita si aspettava fino a dicembre 2023, ora chiamando il cup  la prima disponibilità è per marzo 2024». Nella lettera si domandano «se questo è possibile» e proseguono: «Dallo scorso novembre, quando l'associazione ha presentato gli eccellenti risultati a Milano durante  una conferenza stampa a livello nazionale, il reparto diretto dal dottor Marco Pozzi è entrato in serie  difficoltà. Le famiglie non possono né accedere alle visite ambulatoriali né prenotare gli holter. Il problema è che anche per le visite di controllo o per le varie priorità le liste di prenotazione sono chiuse». 

L'associazione dei genitori «già da diverse settimane ha scritto e informato della situazione il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Purtroppo però gli incontri fino ad ora fatti in Regione alla presenza dell’Assessore Filippo Saltamartini non hanno portato alcun utile risultato. L'associazione chiede, pertanto, immediato riscontro ai dirigenti dell'ospedale regionale e alla  politica, e ciò ricordando l’impegno assunto dal Consiglio Regionale nella seduta dell'8 febbraio 2018. Con tale atto, infatti, la Regione si è impegnata “a far si che sia avviata una forte attività di  promozione del reparto sia dentro che fuori dai confini nazionali anche al fine di preservare  l’eccellenza del reparto medesimo e la specificità della Cardiochirurgia Pediatrica e Congenita  dell’Azienda ospedali riuniti di Ancona”». La situazione attuale «è gravissima - dicono - e i genitori dei bambini operati dal dottor Marco Pozzi chiedono spiegazioni».

«Si sta minando l'eccellenza delle cure mediche del reparto del quinto piano di Torrette e non lo possiamo permettere - afferma la presidente dell'associazione Valentina Felici - I nostri avvocati stanno lavorando affinché si possa trovare una soluzione al più presto a questa  emergenza; non possiamo permettere che un'eccellenza come la nostra, riconosciuta a livello europeo, sia portata a queste condizioni, non dopo l'ultima risoluzione regionale che avrebbe dove garantire il  futuro intoccabile di questo reparto». Si aggiunge: «È inammissibile che un'associazione di genitori debba mettersi in prima linea per difendere un diritto  fondamentale come quello della cura dei bambini. Confidiamo in un cambio di rotta repentino da parte del direttore generale dell'ospedale Michele  Caporossi.   Chiediamo, inoltre, maggior supporto e tutela alla Regione Marche per difendere, promuovere e  sostenere i servizi del reparto di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e congenita degli Ospedali  Riuniti di Ancona».

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