rotate-mobile
Attualità

Le Marche a Vinitaly, Carloni: «Tradizione e innovazione»

Le Marche al Vinitaly di Verona, Carloni: «No all’etichettatura Ue agroalimentare a semaforo»

«Il bere sano, nelle Marche, ha una tradizione antichissima, con il monaco benedettino fabrianese Francesco Scacchi precursore, già nel 1622, della spumantizzazione del vino, ben prima della nascita di Dom Perignon. La primogenitura del metodo ci rende orgogliosi e ci avvia al Vinitaly di Verona con una grande responsabilità: quella di sostenere, con convinzione, la nostra produzione vitivinicola». Lo scrive sui social il vicepresidente Mirco Carloni e lo ribadisce la Regione, presente alla 54a edizione della manifestazione, in programma dal 10 al 13 aprile a Verona. Una presenza che parte da lontano, quella delle Marche, al Salone internazionale del vino e dei distillati, tra le più prestigiose e visitate a livello mondiale. Una partecipazione promossa dalla Regione con un investimento che supera i 352 mila euro, con ben 107 cantine marchigiane presenti, di cui 69 all’interno del padiglione regionale (il numero 7) di circa mille metri quadri.

«Crediamo nei nostri imprenditori e per questo motivo investiamo risorse significative per promuovere le nostre grandi produzioni. Soprattutto nel contesto di incertezza internazionale attuale, vogliamo essere al fianco di chi produce – afferma Carloni – promuovendo il nuovo branding Marche, land of excellence, con cui ci presentiamo sugli scenari internazionali perché le Marche sono il luogo dell’eccellenza, della qualità e della sostenibilità delle produzioni. Sarà un’edizione di Vinitaly dove le Marche saranno protagoniste e in cui ribadiremo, con forza, la nostra contrarietà al nutriscore: il sistema di etichettatura a semaforo che l’Europa vuole imporre, penalizzando i prodotti della nostra grande tradizione vitivinicola e agroindustriale. Consolideremo un prodotto enologico legato al passato - conclude Carloni - ma con lo sguardo rivolto al futuro e alle nuove tendenze dei consumi, con la consapevolezza che il vino marchigiano piace, avendo fatto registrare (dati Istat) un +5,4% di crescita delle esportazioni sul 2021, per un corrispettivo di oltre 57,6 milioni di euro”. All’interno del padiglione regionale sarà presente “Terrazza Marche», con oltre 200 etichette disponibili per la degustazione libera. Ospiterà anche delegazioni di operatori esteri, con tre appuntamenti riservati a buyer asiatici (domenica 10 aprile), del Nord America (lunedì 11 aprile), del Nord e Centro Europa (martedì 12 aprile). La presenza a Vinitaly è stata organizzata dalla Regione in stretta collaborazione con i Consorzi di Tutela (Consorzio Vini Piceni e Istituto marchigiano di tutela vini). Nelle stesse giornate, sempre a Verona, la Regione Marche parteciperà al contiguo Salone del Sol&Agrifood (Padiglione C), con la collaborazione dell’Associazione produttori agroalimentari Marche-Foodbranmarche e la presenza di dieci aziende, di cui sette del settore olivicolo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le Marche a Vinitaly, Carloni: «Tradizione e innovazione»

AnconaToday è in caricamento