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Martedì, 16 Aprile 2024
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Vaccini nelle Marche, Saltamartini: «Si potrà somministrare a 12mila persone al giorno»

Lo scrive in un post su Facebook l'assessore regionale alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini. commentando l'andamento della campagna vaccinale

Abbiamo portato la capacità di vaccinazione a 12mila persone al giorno con possibilità di giungere a 15mila. Oggi nella Conferenza delle Regioni rinnoviamo la richiesta di conoscere le date ed il numero di vaccini dei prossimi mesi. Ma abbiamo ancora poche dosi». Lo scrive in un post su Facebook l'assessore regionale alla Sanità delle Marche, Filippo Saltamartini. commentando l'andamento della campagna vaccinale. Come si evince dal sito della Regione a fronte di 478.850 dosi consegnate nelle Marche ne sono state somministrate 440.362 (91,96%): 326.496 prime dosi e 113.866 richiami. Ad aver ricevuto la prima dose sono 39.645 operatori sanitari (35.279 hanno ricevuto anche la seconda), 24.900 componenti del personale non sanitario (richiamo per 10.704 di loro), 6.673 ospiti delle Rsa (seconda somministrazione a 5.163), 105.284 over 80 (richiamo a 56.890), 31.391 dipendenti della scuola e dell'Universita' (seconda dose a 550), 9.997 appartenenti alle Forze dell'ordine (seconda dose a 464) e 57.062 persone estremamente vulnerabili (richiamo a 4.766), 47.427 cittadini di eta' compresa tra 70-79 anni e 3.538 cittadini appartenenti alla fascia 60-69.

"Nella nostra regione abbiamo portato la capacita' di vaccinazione per far si' che entro luglio si possa giungere a 900mila vaccinati con le prime dosi- continua Saltamartini-. Su una popolazione di 1,2 milioni di vaccinabili raggiungere 900mila persone significa proteggere la maggior parte. Quando lo annunciai qualche mese fa sembro' a molti un'utopia. Dopo aver portato la macchina sanitaria con i sacrifici, l'impegno e la professionalita' di tutti i dirigenti e del personale, a regime, dobbiamo registrare un rallentamento per mancanza di vaccini". Secondo l'ex parlamentare marchigiano l'errore e' stato determinato da una mancanza di visione strategica. "Non aver creduto nei vaccini, non averli acquistati ma solo opzionati, non aver avviato il processo di produzione anche in Italia o nella nostra regione, processo avviato dall'attuale Esecutivo, e' una grave mancanza di visione strategica del paese- conclude-. Non si dica, poi, che il problema e' costituito dalle Regioni".

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