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Allarme turismo nelle Marche, l'emergenza Covid dimezza arrivi e partenze

Come ripreso dalla Dire, a far la "parte del leone" nelle due graduatorie sono Veneto (-63,3% arrivi e -65,1% presenze), Sicilia (-59,9% e -61%) e Toscana (-59,2% e - 60,7%)

Nelle Marche arrivi ridotti del 50%, presenze in calo addirittura oltre il 53%, quasi 1,8 milioni di euro di minori entrate derivanti dall'imposta di soggiorno ed una contrazione del consumo totale di beni e servizi da parte del viaggiatore (alloggio, pasti, intrattenimenti, souvenir, regali, altri articoli per uso personale eccetera) di quasi 349 milioni di euro. Questo il drammatico quadro economico che emerge da una stima a consuntivo dell'Istituto Demoskopika nei primi otto mesi dell'anno sulla base degli incassi dell'imposta di soggiorno rilevati dal sistema Siope incrociati con i dati dell'Istat sui movimenti turistici regionali relativi al 2019 e con i dati sul turismo internazionale della Banca d'Italia. Secondo questa indagine l'emergenza Coronavirus in Italia avrebbe già bruciato 173,5 milioni di presenze (-52,5%) e oltre 48 milioni di arrivi (-51,1%). In picchiata anche gli incassi comunali dell'imposta di soggiorno (-211 milioni di euro) e la spesa turistica (-16 miliardi). Una situazione che ovviamente riguarda anche le Marche dove nei primi otto mesi dell'anno, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, vengono stimati 932mila arrivi in meno con un calo delle presenze pari a 4,5 milioni. Dati che collocano la regione all'ottavo e al settimo posto in Italia per decremento in termini percentuale stimato di arrivi e presenze.

Come riportato anche dall'agenzia Dire, a far la "parte del leone" nelle due graduatorie sono Veneto (-63,3% arrivi e -65,1% presenze), Sicilia (-59,9% e -61%) e Toscana (-59,2% e - 60,7%). L'incasso dei Comuni marchigiani derivante dall'imposta di soggiorno passa invece da 3,3 milioni a a 1,5 milioni mentre, secondo le previsioni di Demoskopika, la spesa turistica cala di quasi 349 milioni di euro (12esime). "Il Governo- dichiara in una nota il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio- decida se il turismo e' davvero un settore strategico per la propria economia. Si attivi, nella forma e nella sostanza, a condividere con i portatori di interesse del comparto un unico Piano di ripresa del turismo italiano contenente consapevolmente obiettivi, strategie, azioni, risorse finanziarie e indicatori di risultato".

Intanto oggi non si sono registrate vittime. Il Servizio Sanità della Regione ha comunicato che le vittime restano 992: 589 uomini e 403 donne con un'età media di 80 anni e mezzo e che, quasi nel 95% dei casi, presentavano patologie pregresse. Il territorio più colpito é Pesaro Urbino con 523 morti, seguito da Ancona (214), Macerata (165), Fermo (66), Ascoli Piceno (16) e otto da fuori regione.

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